Van Morrison: i leggendari duetti in un album da collezione
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Van Morrison: i leggendari duetti in un album da collezione

Bellezza e talento in un disco straordinario che vede il cantante irlandese intrecciare la voce con alcuni nomi della scena musicale: da Knopfler a Buble

Voci leggendarie in un album storico

Re-Working The Catalogue, il 35esimo album in studio del cantante irlandese ripercorre la sua carriera insieme ad alcuni amici. Impreziosito da un cast stellare di ospiti, Duets: Re-Working The Catalogue, prodotto da Van Morrison insieme a Don Was e Bob Rock, crea il ritratto di un artista che ha sempre seguito la propria idea di perfezione.

Controcorrente come sempre, Van Morrison ha deciso di evitare classici come Moondance, Brown-Eyed Girl e Tupelo Honey. Van e i suoi collaboratori, da Micheal Bublé a Bobby Womack (tristemente venuto a mancare dopo la registrazione di Some Peace of Mind), esplorano canzoni meno note che evidenziano la straordinaria varietà della sua proposta musicale.

Ad avviare il processo è stata la performance di Morrison nell’ambito del Bluesfest 2013 alla Royal Albert Hall di Londra. All’evento partecipavano anche Womack, Mavis Staples e Natalie Cole: era quindi arrivato il momento di prenotare lo studio di registrazione. Con la rapidità che l’ha sempre contraddistinto (“Non mi piace dilungarmi: io sono della scuola di John Lee Hooker, della serie entri in studio ed esci”), Morrison si è messo al lavoro, suggerendo canzoni ai suoi futuri compagni d’avventura oppure assecondando le loro scelte.

Gli artisti che si sono uniti a lui spaziano da giovani come Joss Stone, che interpreta Wild Honey, ai rocker anni 60 come P.J. Proby, che partecipa a Whatever Happened to P.J. Proby?, brano affettuosamente nostalgico che Morrison aveva pubblicato nel 2002. La potente voce di Michael Bublé in Real Real Gone, primo singolo estratto da questo album, conferma la capacità di Morrison di gettare un ponte tra generazioni diverse. Bublé è conosciuto ai più come interprete stile Sinatra del Great American Songbook, ma il crooner canadese cita Van The Man tra gli artisti che più l’hanno influenzato: le sue versioni di Moondance e Crazy Love sono tra le più belle cover che Morrison abbia avuto negli ultimi tempi.

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Gianni Poglio