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'Una sottile linea bianca': libro inchiesta su droga, spaccio e dipendenza

La giornalista Angela Iantosca racconta nel suo nuovo libro le storie di quindici ragazzi ospiti di San Patrignano, a 40 anni dalla fondazione del celebre centro di recupero

La giornalista Angela Iantosca, dopo essersi occupata di ‘ndrangheta e corruzione, (noi l'avevamo conosciuta con il libro Bambini a metà, i figli della 'ndrangheta) propone un nuovo lavoro in cui affronta un altro tema molto delicato: lo spaccio di droghe e la tossicodipendenza. Il libro si intitola Una sottile linea bianca. Dalle piazze di spaccio alla comunità di San Patrignano, edito da Perrone.

Copertina del libro di Angela Iantosca, 'Una sottile linea bianca'Perrone


Le domande da porsi parlando di tossicodipendenza

Siamo davvero così diversi da chi fa uso di sostanze stupefacenti? Dove sta quella linea di confine che separa un'esistenza normale, con tutte le sue difficoltà, da una vita ostaggio della dipendenza e dell'illegalità? Per provare a rispondere a queste domande, Angela Iantosca ci racconta le storie di quindici ragazzi che hanno vissuto a San Patrignano, la più celebre comunità di sostegno e recupero che fra l’altro proprio nel 2018 celebra ben 40 anni di attività.

I protagonisti sono diversi fra loro: adolescenti, madri, ragazzi e ragazze cresciuti in quartieri difficili, ma anche provenienti da ambienti benestanti, da ogni parte della Penisola. Un variegato coro di voci accomunate dalla stessa voglia di raccontare il proprio dramma e la propria esperienza nel mondo delle droghe, delle più svariate tipologie.

Angela-Iantosca-foto-Fiorenza-StefaniLa giornalista e scrittrice Angela IantoscaFiorenza Stefani


Perché parlarne?

Angela Iantosca lo spiega così: "Appartengo ad una generazione che è cresciuta con la paura della droga. Quando ero alle scuole medie si organizzavano spesso convegni per informarci dei pericoli legati alle sostanze stupefacenti. Poi se n'è parlato sempre meno. Si è parlato di altro. Ma la droga non ha smesso di farsi strada, di insinuarsi a scuola, nelle case, di sedurre ragazzi sempre più giovani, di presentarsi con la faccia dell'amico alla fine delle lezioni, di essere alla portata di tutti, in quartieri malfamati, ma anche nei quartieri bene delle cità, in periferia e in centro. Quando sono entrata nella comunità di San Patrignano ho sentito che era necessario raccontare quelle migliaia di ragazzi, le loro fragilità e le loro vite, così simili a quelle che viviamo tutti i giorni".

È l’autrice la voce narrante di quelle vite. Con questo libro restituisce un pezzetto di quello che è la disperazione di chi cerca la droga, le motivazioni, le paure, i desideri e i sogni. Ma non tralascia anche informazioni più pratiche, andando nelle zone di spaccio per capire quali sono i meccanismi della compravendita, chi sono le persone che li fanno funzionare, quali sono le cifre in termini economici. Milano, Roma, Napoli sono le città esplorate dall'autrice, le tre più grandi piazze di spaccio italiane, fra le più grandi in Europa.

Perché leggere Una sottile linea bianca?

L’efficacia di questo libro, grazie all’approccio professionale e assieme appassionato di Angela Iantosca nei confronti di queste storie così delicate, si manifesta nel riuscire a portare al lettore una prospettiva di osservazione, analisi e giudizio del problema estremamente lucida e umana. Tutti potremmo essere Filippo, Sonia, Giovanni, Francesca o qualsiasi altro ragazzo o ragazza raccontati in Una sottile linea bianca. Perché, come dice l’autrice, “Chi si droga è come un vaso che non si riesce mai a riempire, quasi un contrappasso dantesco di una colpa commessa, lasciando un vuoto perenne che, in qualche modo, deve essere colmato. Un vuoto con il quale, in realtà, quotidianamente tutti ci troviamo a fare i conti”. Fragilità, paure, traumi, abbandoni, violenze, di qualsiasi genere ed entità: sono innumerevoli gli accadimenti della vita capaci di generare un vuoto da riempire. Una condizione profondamente umana, che ci unisce e alla quale rispondiamo con svariate forme di dipendenza (anche lievi) che hanno diversi livelli di impatto sociale.


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Una sottile linea bianca. Dalle piazze di spaccio alla comunità di San Patrignano
di Angela Iantosca
(Perrone)
299 pagine

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Andrea Bressa