Tiziano Ferro live
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Musica

Tiziano Ferro live a Milano: il racconto

Ieri sera la prima delle due date al Forum di Assago del suo Tour Europeo. Un concerto che - grazie al repertorio del cantante - è un colpo sicuro

Ha dalla sua un repertorio che - volenti o nolenti - ci accompagnerà per sempre. Le sue canzoni raccontano di noi, di tanti nostri momenti, certe sue frasi non possiamo dimenticarle e, anzi, ci ricordano volti e storie ben precise. Tiziano Ferro ha messo a punto, album dopo album, un insieme di brani che - anche se cantasse senza effetti speciali o corpo di ballo incorporato - ci colpirebbero veramente. Questa, però, non può essere una scusa per dare per scontata la buona riuscita di un live. Ma andiamo per ordine...

Il primo dei due concerti al Forum (il secondo questa sera, martedì) si apre con un doveroso ricordo della strage di Parigi: un video con la voce di Tiziano afferma la necessità di tornare a vivere. La frase che chiude questo breve momento introduttivo è chiara e molto decisa: "La musica non si deve fermare". Ed è proprio con questo mantra che inizia il concerto. Xdono, La Differenza Tra Me e Te e Sere Nere sono i primi tre brani che aprono (con grande carica) questo importante appuntamento. La scenografia è ottima, in particolare le luci rappresentano uno dei punti di forza dell'intero live. Durante certi brani, infatti, la luce - in fasci verdi e rossi - rende magica l'atmosfera, trasforma il palazzetto in qualcosa di inedito, mai vissuto prima. In particolare, ne Il Sole Esiste Per Tutti questo effetto è reso magnificamente. 

«La musica non si deve fermare». Inizia con un ricordo dei fatti di #parigi il live di @ferro_tiziano al #forum #TZNEUROPEANTOUR ❤️

Una foto pubblicata da Giovanni Ferrari (@giovanniferrar) in data:


Dopo Imbranato, un assolo di chitarra diventa l'occasione per il primo (di tanti) cambi abito di Ferro. Un intermezzo musicale credibile e ben inserito nel contesto, forse più di alcuni momenti successivi, con il corpo di ballo impegnato in movimenti pseudo-dance. È il turno dell'energica Senza Scappare Mai Più, e di Xverso, durante il quale il Forum si colora di rosso, tra luci e wall che trasmettono da inizio a fine canzone l'immagine di un fuoco ben alimentato. 

Ne L'Olimpiade, poi, Tiziano Ferro si cimenta nel ballo (con tanto di cappello nero in testa, corpo di ballo dietro di lui e un enorme logo TZN alle sue spalle). La sua volontà di rendere questo live un vero e proprio spettacolo emerge chiara, anche se ci si chiede se questo non comporti un leggero passo indietro nella qualità dell'esecuzione vocale del brano. In certi momenti sembra che faccia fatica a tenere il ritmo, è inutile negarlo. 

Poi la dedica alla città di Milano, dove quest'estate ha riempito per ben due date San Siro: "Non vedevo l'ora di tornare, vi dedico L'Amore È Una Cosa Semplice". Subito dopo, un'emozionante Ti Scatterò Una Foto (con tanto di sfondo stellato nei wall alle sue spalle) e Ti Voglio Bene, gridata al punto giusto, sentita dal profondo. È il momento di E Raffaella È Mia, dove tutto il Forum si alza in piedi, entrando in modalità-discoteca. Dopo Per Dirti Ciao, poi, un videoclip dove Tiziano Ferro ringrazia amici, fan, per l'affetto che gli hanno sempre regalato in questi anni di carriera, che termina con la frase "In amore vince chi fugge... Io no!".


Infine, Alla Mia Età, La Fine (brano di Nesli che gli ha regalato molta fortuna), la nuova Lo Stadio, Non Me Lo So Spiegare e, a chiudere questo live, Incanto.

Un concerto che ha senza dubbio emozionato. La scaletta, purtroppo, era praticamente uguale a quella de "Lo Stadio Tour" (che lo ha tenuto impegnato nei principali stadi italiani negli scorsi giugno e luglio) e gli effetti speciali pure (compreso l'effetto laser mapping che negli stadi vedeva riflessa l'immagine nella tribuna di fronte al cantante, mentre nei palazzetti si perde quasi sul soffitto). Nessun errore o imprecisione, ci mancherebbe. Ma forse, vista la partenza di una nuova tranche (che lo vedrà girare in un Tour Europeo) ci saremmo aspettati qualcosa di più. 

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Giovanni Ferrari