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Turismo esperienziale nel Sud Italia: come cambia il soggiorno tra cinema, borghi e artigianato

Turismo esperienziale nel Sud Italia: come cambia il soggiorno tra cinema, borghi e artigianato

Ada Miraglia (CDSHotels) racconta la svolta dell’hotellerie: soggiorni arricchiti da esperienze autentiche, tra artigianato locale, set cinematografici e itinerari culturali. Puglia, Sicilia e Calabria al centro della nuova domanda turistica.

Tour tra borghi fuori dai circuiti turistici tradizionali, riscoperta di antichi mestieri e artigiani in via di estinzione, itinerari sulle orme di set cinematografici, classi di cucina con chef stellati. L’hotellerie cambia pelle e intercettando una domanda sempre più sofisticata ed esigente va oltre l’offerta del semplice soggiorno e diversifica i servizi. A spronare verso questo cambio di passo c’è anche la concorrenza agguerrita delle strutture extra-alberghiere quali i b&b e le case vacanza sempre più ramificate. A fare da apripista a questa tendenza sono soprattutto le grandi catene alberghiere del Mezzogiorno. L’esplosione del turismo dopo il Covid ha posto il Sud Italia tra le mete preferite e la domanda di alberghi di eccellenza ma con quel “qualcosa in più”, è aumentata.


La nuova frontiera delle vacanze passa per il turismo esperienziale che trasforma un semplice soggiorno in un periodo da ricordare. Secondo un rapporto del 2023 di Enit (Agenzia nazionale del Turismo) il 35 per cento dei turisti che visitano l’Italia cerca esperienze che vadano oltre le tradizionali visite turistiche. Questo segmento ha visto una crescita del 25 per cento rispetto al 2022, con una spesa media per turista superiore del 30 per cento rispetto al turismo convenzionale. La tendenza è particolarmente evidente in Toscana, Sicilia e Puglia, intercettata e stimolata dalle strutture alberghiere.
Sono gli hotel stessi ad includere nel soggiorno anche tour mirati alla scoperta delle peculiarità del territorio, a proporre circuiti enogastronomici o di conoscenza delle realtà artigiane trasformandosi in un volano di crescita economica di aree lontane dai tradizionali giri turistici.


“L’hotellerie sta cambiando velocemente, si è trasformata da un semplice servizio di alloggio a un sistema che crea esperienze” afferma Ada Miraglia, direttore commerciale di CDSHotels, tra le maggiori catene alberghiere del Mezzogiorno con 12 strutture in portafoglio, tra hotel e resort, ubicate in Puglia e Sicilia e un hotel di nuova apertura a fine giugno in Calabria a Le Castella, piccolo borgo sullo Ionio.

Turismo esperienziale nel Sud Italia: come cambia il soggiorno tra cinema, borghi e artigianato
Ada Miraglia, direttore commerciale di CDSHotels

“Nelle nostre strutture abbiamo creato uno spazio per le realtà artigiane locali da far conoscere ai clienti e promuoviamo la conoscenza del territorio attraverso pacchetti di esperienze che vanno oltre la tradizionale escursione e includono il contatto con antichi mestieri. Può essere ad esempio una sartoria dove si eseguono ancora ricami e merletti secondo un’arte tramandata da generazioni o una bottega di ceramiche. Chi sceglie un hotel non lo fa solo per l’alloggio o per un tuffo in mare o in piscina ma vuole vivere il territorio. E questo differenzia il soggiorno in hotel da quello in una struttura extra alberghiera” spiega la manager.

Tra le offerte delle catene alberghiere, c’è soprattutto nel Mezzogiorno, la visita sui set cinematografici. I piccoli borghi del Sud sono amati dai registi per gli scorci visivi e la luce, essenziali nelle riprese e grazie ai film sono diventati mete di interesse turistico. Così località sconosciute ai circuiti dei viaggi tradizionali, hanno assunto una popolarità che nessuna campagna di marketing avrebbe uguagliato, richiamando anche investimenti.
Forza D’Agrò vicino Taormina, rientra nei viaggi cinematografici. Qui sono state girate alcune scene dei tre film della saga del Padrino (il regista Francis Ford Coppola vi ha vissuto per due anni) e nel 2022 della serie tv americana The White Lotus. E’ un punto di forza di questa località che l’Hotel Baia Taormina ha cavalcato con successo, confezionando per i clienti un tour di visita dei set. “Alcuni dipendenti della struttura in quegli anni, hanno fatto le comparse” afferma Ada Miraglia che ha l’hotel nel portafoglio della CDSHotels. “C’è anche un aneddoto. Il regista Coppola si era innamorato della proprietaria del bar a Savoca, paesino vicino all’hotel, e in suo omaggio l’ha fatto diventare un set cinematografico”. Ora il bar è una meta immancabile per il turismo soprattutto straniero.


Un altro esempio di questo binomio tra hotel e cinema è in Calabria. L’Hotel Le Castella-Ninfe Saracene di prossima apertura a giugno a Le Castella, una frazione di Isola di Capo Rizzuto in Calabria, ha già posto tra le offerte un tour al Castello Aragonese dove sono stati girati numerosi film tra cui alcune scene dell’Armata Brancaleone.
L’hotellerie deve fare i conti anche con l’allungamento della stagione turistica, a causa non solo del cambiamento climatico che ha prolungato il periodo caldo ma anche dalla maggiore dinamicità dei flussi. “Mentre gli italiani si concentrano a luglio e agosto, gli stranieri arrivano anche in autunno inoltrato. Molti vengono dal Nord Europa, dall’Inghilterra e dalla Germania quando lì fa già freddo, alla ricerca di uno scampolo di estate” spiega Miraglia e sottolinea che gli arrivi sono spalmati fino ai primi di novembre. Quanto ai prezzi, la maggiore offerta non può far lievitare i listini più di tanto. “Bisogna dare un pacchetto che abbia un rapporto qualità prezzo attrattivo, non ci possono essere aumenti indiscriminati” afferma la manager. Tutto lascia pensare per il Belpaese ad un’altra stagione turistica da record.

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