Nell’atollo di Ari alle Maldive da 40 anni il Nika Island Resort rappresenta un pezzo dell’Italia grazie alla famiglia Bellazzi. Gianpiero Bellazzi approdò alle Maldive alla fine degli anni ’70, insieme ai grandi nomi del turismo italiano, costruendo nell’atollo di Malé 16 ville particolarissime a forma di conchiglia e utilizzando per la loro realizzazione esclusivamente corallo e materiali naturali locali, come nella tradizione dell’epoca. Ville che richiamano la cultura maldiviana perché il corallo ed il legno creano spazi fluidi e accoglienti decorati in modo essenziale con antiche imbarcazioni in legno (dhoni) e tradizionali timoni (hunghani) intarsiati.
Il legame tra il Nika e Venezia
La venezianità che si respira nella piccola isola maldiviana è stata voluta fin dall’inizio da Gianpiero Bellazzi originario di Venezia dove dal 1983 al Nika sventola il Gonfalone di San Marco, simbolo della città veneta. Le 27 Ville con spiaggia privata portano ognuna il nome di un palazzo veneziano, raccontando la storia di dogi e patrizi che – al pari dei sultani maldiviani – viaggiavano per mare. Le 10 Water Villa sono caratterizzate dai nomi dei più famosi pittori veneziani e le 6 Garden Room da quelli dei 6 sestieri (quartieri) della città.
Il Giardino e i suoi alberi
L’isola prende il nome di Nika dal plurisecolare albero Ficus bengalensis (in lingua locale, appunto, nika) che, con le sue fronde ombreggia il grande giardino tropicale. Ogni isola ha il suo albero nika, protettore e sede di avvistamento dei pescatori. Al Nika, da sempre, si preservano la natura e la cultura tipica delle Maldive: prima di convertirsi in un resort iconico, l’isola veniva utilizzata dalle comunità delle isole vicine come luogo dove coltivare piante da frutto. Gli alberi secolari dell’isola non sono stati abbattuti per fare spazio a nuove costruzioni, al contrario, hanno continuato per 40 anni a piantare palme da cocco, ora arrivate a più di 500 esemplari, oltre a pandani, mangrovie, Ficus bengalensis, Thespesia, Portia, frangipane, ibiscus e bouganville. Tutte insieme queste piante formano oggi il lussureggiante giardino botanico, praticamente una foresta nell’isola. L’ultimo censimento annovera oggi circa 30 specie diverse di alberi: un totale di 1.852 piante su una una superficie di 35.000 metri quadrati.
Il mondo sommerso e il Coral Gardening
L’anima di questo singolare Paese va ricercata nelle azzurre profondità dell’Oceano Indiano dove immergersi è un’esperienza unica ed emozionante, soprattutto alle Maldive, considerate a pieno titolo una delle migliori destinazioni al mondo per le esplorazioni subacquee. Nika Island è considerata ancora oggi come uno dei migliori atolli per immergersi tra le più impressionanti barriere coralline al mondo ricche di vita marina. Nello specifico, Nika Island è localizzata a Ovest dell’Atollo di Ari North, in una prestigiosa posizione per i subacquei considerata tra le migliori delle Maldive ed è uno dei pochi posti al mondo per immergersi con lo squalo balena, specialmente nel periodo del monsone del nord-est. Durante questa stagione, la stazione di pulizia delle Manta Rays, a solo un’ora di viaggio con il dhoni (tipica barca maldiviana) dal Nika Island, ne ospita qualche decina, ma è facile incontrarle anche nel bellissimo house reef. La zona ospita anche una importante varietà di coralli e un’enorme varietà di pesci. La maggior parte dei 45 siti di immersione è molto vicina al Nika: a meno di mezz’ora di barca, ed è possibile immergersi in canali o pass oceanici dove sono gli squali grigi. A 10 minuti di barca invece ci sono le meravigliose thila (secche sommerse) completamente ricoperte da alcionarie coloratissime che ospitano diverse varietà di pesci di mille colori, dai più piccoli nudibranchi (molluschi) al pesce Napoleone, alle tartarughe verdi ed embricate, ai reef sharks di stazza più piccola oltre a mante, aquile di mare, pesci Napoleone, squali di barriera, squali chitarra e squali leopardo.
Il progetto del Coral Garden
Il progetto di restauro del Coral Garden, ormai in corso da 6 anni, ha portato al ripopolamento dell’house reef del Nika grazie all’installazione di strutture di metallo (ormai più di 110) a cui sono state applicate delle talee che, crescendo ed espandendosi, hanno rinvigorito il reef. Il programma, creato e seguito da Matteo Bellazzi e altri biologi, va monitorato e seguito come si farebbe con un giardino terrestre, ha indotto nella barriera corallina un popolamento maggiore di flora e fauna. Dal Nika Island si raggiungono facilmente, in 1 h e 1/2 circa, i parchi marini sul lato nord est e ovest dell’atollo di Ari nord, molto richiesti e famosi tra i subacquei appassionati (Maalhos Thila, Fesdhoo Wreck, Fish Head, Bathala Thila, Bathala Maagaa Kan Thila). La barriera corallina che cinge Nika Island ha contribuito a posizionare l’hotel nella mappa delle destinazioni più amate da chi apprezza la natura e specialmente il mondo marino.
Il Museo sotterraneo
In più di 40 anni la famiglia Bellazzi ha raccolto e custodito una sorprendente collezione di manufatti, stampe, esemplari e ritrovamenti preziosi del mare e delle terre emerse, un concentrato della tradizione antica delle 1.200 isole, patrimonio di questo Paese. Il Museo è il risultato della trasformazione di una fornace risalente agli anni ‘70 del secolo scorso. Nel progetto convivono due dimensioni: la conservazione (da sempre parte del DNA del Nika) e l’ideazione di un nuovo spazio che si confrontano in un costante dialogo. Spire fatte di archi e volte in corallo (il mattone delle “Maldive di una volta”) avvolgono i visitatori del museo in una sorprendente e insolita configurazione architettonica, in cui l’arte e le tradizioni maldiviane possono essere esposte e condivise con il pubblico.
La sostenibilità
Nika Island Resort segue un proprio protocollo di sostenibilità ambientale chiamato Nika Green Path che prevede un’attenta ricerca del minimo impatto ambientale in ogni reparto che parte da una sensibilizzazione degli ospiti attraverso un tour guidato che, dalla visita del museo come punto di partenza, prosegue nelle retrovie del resort, durante il quale viene mostrato cosa viene messo in atto ogni giorno per una gestione alberghiera sostenibile. Agli ospiti viene segnalato, attraverso un piccolo vademecum, 10 semplici buone abitudini da tenere sia nel resort che nella vita di tutti i giorni e che vanno dallo spegnimento dei condizionatori all’uscita dalla camera, fino al ricambio di asciugamani su richiesta per contenere il consumo di acqua e la dispersione di detersivi nell’ambiente. Esempi virtuosi che prevedono anche l’uso di boccette in ceramica con shampoo e lozioni per il corpo, evitando così la linea cortesia in plastica. Una battaglia contro la plastica che il Nika porta avanti a 360 gradi essendo ambasciatore dell’associazione Plastic Free Onlus, attiva in Italia con più di 1.000 referenti e 250.000 volontari; eliminando decine di migliaia di monoporzioni in plastica dal buffet sostituendole con contenitori in vetro, e occupandosi della pulizia nelle isole deserte e dei fondali marini. Il riciclo della plastica raccolta viene poi affidato alla Parley for the Oceans che le conferisce per una nuova lavorazione a grandi aziende produttrici di calzature sportive.
Nel resort c’è anche installato un impianto per l’auto-produzione di acqua potabile che permette, attraverso l’utilizzo di bottiglie di vetro, di eliminare dalle 70.000 alle 150.000 bottiglie di plastica ogni anno. Inoltre nel giardino, ci sono ampie vasche per la produzione di ortaggi a km 0, sia in coltivazione tradizionale che in acquaponica, tecnologia quest’ultima che prevede un enorme risparmio di acqua dolce. La disinfestazione giornaliera, che aiuta a debellare l’ambiente da zanzare e insetti fastidiosi per l’uomo, non avviene più irrorando la vegetazione con prodotti chimici ma attraverso vere e proprie trappole per zanzare ed efficaci prodotti completamente naturali. Ugualmente, vengono utilizzati per le pulizie degli ambienti prodotti ecologici e biodegradabili al 98%. La gestione dei rifiuti è una delle maggiori sfide alle Maldive e le strutture per la raccolta, la separazione e il riciclaggio dei materiali sono ancora molto limitate: ecco perché il Nika Resort si è dotato di un impianto di compostaggio dei rifiuti organici che gestisce 250 kg di rifiuti umidi al giorno producendo circa 35/50 kg di compost, che viene mischiato alla terra e utilizzato per concimare le nostre piante. Tutto questo insieme a un impianto biologico di depurazione delle acque reflue che restituisce acqua adatta all’irrigazione e fanghi fertilizzanti e installato un inceneritore di ultima generazione a due camere di combustione per l’eliminazione dei fumi di scarico.
Nika, prima Isola Gentile al mondo
Il 2 aprile al tramonto sotto il grande Ficus bengalensis, si è svolta la cerimonia che ha incoronato il Nika come la prima Isola Gentile al mondo, in adesione all’International Kindness Movement, il movimento collettivo internazionale nato nel 2020 e che oggi coinvolge oltre 300.000 persone e centinaia di enti, imprese e istituzioni in Italia e all’estero nella diffusione del valore universale della Gentilezza, trasformandolo in progetti concreti ad alto impatto sociale per le comunità e i territori in tutto il mondo. Alla cerimonia di proclamazione ha partecipato il fondatore e ispiratore del movimento Daniel Lumera, la coordinatrice internazionale e ambassador Felicia Cigorescu, la proprietaria del Nika Island Resort Giovanna Bellazzi e la Console Onoraria d’Italia alle Maldive Giorgia Marazzi, in rappresentanza del nostro Paese.
La SPA
La SPA del Nika resort galleggia su una laguna ricca di vegetazione acquatica che si articola tra passerelle in 8 cottage dai toponimi più noti della città lagunare: Piazza San Marco, le Mercerie, il ponte di Rialto e Ca D’oro. Fu costruita al posto dell’originario campo da tennis, il primo dotato di illuminazione notturna dell’atollo di Ari, all’ombra delle fronde del maestoso Nika.
I punti di ristorazione dai nomi veneziani
Il bar sulla spiaggia non poteva che chiamarsi “Bàcaro” e lì, oltre alla dissetante acqua di cocco, si può chiedere un’ombra di vino o un tipico “spritz”. Al lato opposto del camminamento che si snoda lungo l’isola, l’ampio bar con terrazza sul mare, battezzato “Acqua Alta”, porta il segno delle maree che salgono e scendono seguendo la luna e i monsoni. Fin dal lontano 1983 il ristorante “Marco Polo” del Nika era considerato fra i migliori delle Maldive. La cucina offre agli ospiti un’ampia scelta tra piatti italiani con carpaccio di tonno spolverati e rucola prodotta dai loro orti insieme a tagliatelle fatte in casa condite con pesto di basilico locale e le insalate di spinacino, radicchio e lattuga, provenienti direttamente dal giardino e sempre abbinati ai migliori vini del mondo.
Per ulteriori informazioni sulla destinazione è possibile visitare il sito Visit Maldives https://visitmaldives.com/en






