Breaking Bad uber alles: la serie che lo scorso settembre ha chiuso i battenti dopo 5 fortunate stagioni, vince i 4 Emmy più importanti. A lei vanno gli Emmy per miglior serie drammatica, miglior attore protagonista (Bryan Cranston), miglior sceneggiatore (Moira Walley-Beckett), miglior attrice non protagonista (Anna Gunn), miglior attore non protagonista (Aaron Paul). Praticamente un cappotto su tutti gli altri. E sì, che quest’anno c’erano concorrenti agguerriti: da Game of Thrones (che si portò a casa sei Emmy nel 2012) a House of Cards, fino a True Detective, col già premio Oscar Matthew McConaughey.
Gli altri premi importanti sono andati a Modern Family (miglior serie comica), a Fargo come (miglior mini-serie) e a Julianna Margulies in The Good Wife (miglior attrice protagonista). Per lei è il terzo Emmy: uno con ER e il secondo sempre con The Good Wife.
Ma la (vera) sorpresa della serata di Los Angeles sono stati i tre premi alla mini-serie inglese Sherlock (His last Vow), che va in onda sulla PBS: sono stati premiati sia i due attori Benedict Cumberbatch e Martin Freeman che il regista, Stephen Moffat.
Niente di fatto invece per Orange is the new Black, messa curiosamente tra le serie comiche, né per House of Cards, e sì che di motivi per premiarla ce ne sarebbero stati, tantomeno per Ray Donovan, dove un grande Jon Voight concorreva come miglior attore non protagonista.
In quanto alla premiazione, tutto più o meno ordinario. Se non che, per finire in bellezza, Bryan Cranston ha rubato anche la scena a tutti gli altri ospiti strappando un bacio a sorpresa a Julia Louis-Dreyfus, intercettata prima che salisse sul palco per ricevere il premio come miglior attrice comica per Veep. E non è mancato un ricordo di Robin Williams affidato all’amico Billy Cristal: “Robin – ha detto – è stato una delle stelle più brillanti della commedia”.
L’elenco dei vincitori
Migliore attore serie drammatica: Bryan Cranston, “Breaking Bad,” AMC
Migliore attrice serie drammatica: Julianna Margulies, “The Good Wife,” CBS
Migliore attore non protagonista: Aaron Paul, “Breaking Bad,” AMC
Migliore attrice non protagonista: Anna Gunn, “Breaking Bad,” AMC
Migliore regia, serie drammatica: Cary Joji Fukunaga, “True Detective,” HBO
Migliore sceneggiatura, serie drammatica: Moira Walley-Beckett, “Breaking Bad,” AMC
Migliore serie commedia: `Modern Family,” ABC
Migliore attore serie commedia: Jim Parsons, “The Big Bang Theory,” CBS
Migliore attrice serie commedia: Julia Louis-Dreyfus, “Veep,” HBO
Migliore attore non protagonista serie commedia: Ty Burrell, “Modern Family,” ABC
Migliore attrice non protagonista serie commedia: Allison Janney, “Mom,” CBS
Migliore regia serie commedia: Gail Mancuso, “Modern Family,” ABC
Migliore sceneggiatura serie commedia: Louis C.K., “Louie,” FX
Migliore miniserie: “Fargo,” FX
Miglior film TV: “The Normal Heart,” HBO
Migliore attore miniserie/film TV: Benedict Cumberbatch, “Sherlock: His Last Vow,” PBS
Migliore attrice miniserie/film TV: Jessica Lange, “American Horror Story: Coven,” FX
Migliore attore non protagonista miniserie/film TV: Martin Freeman, “Sherlock: His Last Vow,” PBS
Migliore attrice non protagonista miniserie/film TV: Kathy Bates, “American Horror Story: Coven,” FX
Migliore regia miniserie/film TV/special drammatico: Adam Bernstein, “Fargo,” FX
Migliore sceneggiatura miniserie/film TV/special drammatico: Stephen Moffat, “Sherlock: His Last Vow,” PBS
Miglior varietà: “The Colbert Report,” Comedy Central
Migliore sceneggiatura varietà: Sarah Silverman, “Sarah Silverman: We Are Miracles,” HBO
Migliore regia varietà: Glenn Weiss, “67th Annual Tony Awards,” CBS
Migliore reality: “The Amazing Race,” CBS
