La prima semifinale di Ballando con le Stelle si è trasformata in un vero terremoto televisivo. L’eliminazione definitiva di Nancy Brilli – complice il discusso tesoretto di Rossella Erra assegnato alla Signora Coriandoli – ha aperto un fronte polemico che continua ad allargarsi. Il pubblico da casa ha provato a riportare in gara l’attrice tramite il ripescaggio, ma inutilmente. E così la Brilli, delusa ma lucidissima, ha affidato a Instagram un lungo sfogo che sembra la chiusura drammatica di un monologo teatrale.
L’amaro sfogo di Nancy Brilli
Nel suo racconto, Nancy descrive un percorso pieno di ostacoli e scelte imposte dall’alto: un jive «troppo forte» cambiato all’ultimo. Una narrazione preconfezionata del cosiddetto «viaggio dell’eroe»: «Lo hanno detto a tutti, però. L’eroe vince, cade, si rialza, subisce le angherie dei cattivi, affronta tradimenti, viene sacrificato per altri calcoli. Combatte fino all’ultimo ma poi muore. Con onore, ma quello fa , fino alla sensazione di essere parte di una strategia invisibile». Una Un’interpretazione che appare degna di una tragedia greca, ma evidentemente un po’ forzata.
I suoi lamenti strappalacrime – «carne da macello», «figli e figliastri» – hanno scosso il web e dato voce a un malcontento che covava già da giorni. Un’accusa che punta dritta al cuore del programma: l’imparzialità del gioco.
Rossella Erra si difende
Ospite da Caterina Balivo a La Volta Buona, Rossella Erra ha voluto restituire la sua versione. Ferita dalle critiche e dagli insulti social, ha rivendicato una scelta «di cuore», non strategica. Secondo la tribuna del popolo, mantenere intatta la classifica e premiare la Signora Coriandoli – e con lei il maestro Di Pasquale – era la decisione più coerente. Un tesoretto emotivo, basato su un coinvolgimento personale: «Mi ha chiamata a ballare, mi sono lasciata trasportare».
La Erra sottolinea di non aver voluto penalizzare nessuno e ribadisce che il voto social di Nancy era forte abbastanza da influire comunque. Poi la stoccata finale: la responsabilità dell’odio online, secondo lei, ricadrebbe anche su Nancy che ricondividerebbe gli attacchi. E chiude con una frase destinata a diventare un nuovo tormentone della polemica: «Non c’è un manuale del tesoretto. Il tesoretto va a sentimento».
Lo show della polemica
Intanto, la semifinale resta una delle più discusse degli ultimi anni e il caso Brilli continua a dividere pubblico e addetti ai lavori. Da un lato chi parla di ingiustizia televisiva e pretende regole più chiare; dall’altro chi difende la libertà del tesoretto come elemento imprevedibile del gioco. Nel mezzo, una tensione crescente che sembra aver travolto anche lo spirito leggero del varietà.
Ora la palla passa alla finale, che si preannuncia infuocata: ogni scelta sarà osservata al microscopio e ogni gesto rischia di alimentare nuove polemiche. Una cosa, però, appare già evidente: Ballando con le stelle è tutto tranne che un talent show di danza. È un programma che cerca, dove possibile, la polemica. La trova con una costanza ammirevole, affidandosi solitamente all’alfiere Selvaggia Lucarelli, altre volte (come quest’ultima) agli sfoghi più o meno forzati dei concorrenti.
