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Tesla Pi Phone, tutto quello che c’è da sapere sul telefonino che (per ora) non esiste ma che tutti vorrebbero

Tesla Pi Phone, tutto quello che c’è da sapere sul telefonino che (per ora) non esiste ma che tutti vorrebbero

Prezzo “rumor” 789$, Starlink gratis e ricarica solare: ma il Tesla Pi Phone non esiste. Intanto SpaceX punta al direct-to-cell con EchoStar

Prezzo fissato a 789 dollari, c’è chi lo immagina capace di collegarsi direttamente a Starlink, chi sogna di lasciarlo caricare al sole, chi è pronto a minare criptovalute con un tap sullo schermo e chi, addirittura, già ci vede integrata Neuralink per comandarlo col pensiero. È il fantomatico Tesla Pi Phone, l’oggetto hi-tech più discusso mai esistito… senza mai esistere.

Un mito partito da qualche render online nel 2021 e rimbalzato fino al 2025 come un’ossessione da feed disruption: YouTube pieno di concept video, social infarciti di speculazioni e testate tecnologiche costrette a rispondere all’unica domanda che conta: “Ma Elon Musk lancerà davvero un telefono?”.

Musk, l’unico che non ci crede

La risposta, finora, è sempre stata la stessa. Musk l’ha detto in più interviste, incluso un podcast con Joe Rogan: “No, non stiamo facendo un telefono”. Punto. Tesla non ha mai confermato né annunciato nulla. Il ragionamento è lineare: i prodotti dell’azienda (auto elettriche ed energia) dialogano già con iOS e Android. Non serve un nuovo dispositivo, a meno che Apple o Google decidano di tagliare fuori Tesla dalle proprie piattaforme.

Eppure, l’idea di un “telefono di Musk” continua a circolare perché perfettamente coerente con la narrazione muschiana: colonie su Marte, razzi riutilizzabili, chip nel cervello. Come non immaginare che, a un certo punto, arrivi anche lo smartphone “per marziani”?

Il reality check: niente Pi Phone

La verità è che il cosiddetto Tesla Pi Phone non esiste. Nessun prototipo, nessun annuncio, nessuna roadmap. A spingere il mito ci hanno pensato soprattutto concept e render ipervirale che raffiguravano un device futuristico, perfetto per il marchio Tesla. Ma tutto si ferma lì.

Oggi, gli unici telefoni a marchio Tesla in vendita sono rugged Android prodotti da aziende terze che hanno ottenuto la licenza d’uso del nome, come il Tesla EXPLR 9 venduto in Europa e Asia. Nulla a che fare con Musk, nulla a che fare con Palo Alto.

Perché Musk non ha bisogno di un telefono

Tesla è concentrata su altro: espansione della produzione di auto elettriche, sviluppo di batterie e sistemi di energia, crescita di Starlink e della sua rete globale. Aprire un fronte diretto contro Apple, Samsung e Google sul terreno dello smartphone sarebbe non solo un azzardo industriale, ma anche una distrazione dalle priorità strategiche.

Il paradosso è che il Pi Phone continua a esistere come “oggetto narrativo”, come simbolo del futuro immaginato più che di quello costruito. È un fenomeno pop digitale che alimenta video, post e discussioni, e che dimostra quanto Musk e Tesla siano diventati brand culturali, non solo tecnologici.

E allora, esisterà mai?

Forse, ma non ora. Non esiste alcun Pi Phone, nessun piano concreto. Esistono solo i fan, la mitologia social e la sensazione che, se un giorno dovesse davvero servire uno smartphone interplanetario, beh… Musk sarebbe il primo a costruirlo.

In tutto ciò, a inizio mese proprio SpaceX ha concluso un accordo da 17 miliardi di dollari per acquisire frequenze wireless da EchoStar, con l’obiettivo di sviluppare il servizio “direct to cell”. In pratica, i comuni smartphone potranno collegarsi direttamente ai satelliti, senza necessità di infrastrutture terrestri. Un passo reale e tangibile, molto più concreto delle fantasie sul Pi Phone.

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