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O guidi o sistemi il tergicristallo. Il paradosso del codice della strada e la multa all’uomo con la Tesla

O guidi o sistemi il tergicristallo. Il paradosso del codice della strada e la multa all’uomo con la Tesla

Togliere le mani dal volante mentre si conduce un’autovettura è reato, sarà quindi presto necessario modificare quasi tutti i codici della strada in vigore nell’Unione Europea o mettere regole nuove ai sistemi di regolazione delle funzioni a bordo delle auto. Un caso singolare arriva dalla Germania, dove un automobilista a bordo di una Tesla Model 3, nel tentativo di regolare la velocità del tergicristallo è finito fuori strada.


Era il 19 agosto dell’anno scorso, ma soltanto la settimana scorsa sono state rese note le ragioni della sanzione comminata dai giudici. Non soltanto imperizia, perché il Tribunale regionale di Karlsruhe lo ha punito sospendendogli la patente e sanzionandolo con una multa di 206 euro poiché viaggiando avrebbe perso concentrazione sulla strada mentre “spippolava” sullo schermo in cerca della funzione desiderata. Alla base della decisione dei giudici la tesi che lo schermo multifunzione dell’autovettura, anche se fosse l’unico dispositivo attraverso il quale è possibile effettuare diverse regolazioni, resta di fatto un dispositivo elettronico e quindi non può essere usato mentre il veicolo è in movimento, proprio come recita il Codice della strada tedesco. Presso la stessa corte, qualche mese fa era stato multato un radioamatore, reo di essere stato sorpreso alla guida mentre con la mano destra reggeva il microfono della radio trasmittente, e a nulla era valsa la sua difesa concentrata sul fatto che l’automobile avesse il cambio automatico.

Ma se per lui la questione “mani sul volante” non lasciava spazio a dubbi, l’episodio della Tesla riporta all’attenzione del mondo automotive l’opportunità di sostituire comandi fisici (pulsanti, leve e manopole), con quelli tattili, le cui icone devono essere prima visualizzate e quindi premute, focalizzando giocoforza l’attenzione del conducente per decine di secondi.

Il comparto automobilistico ha mutuato gli schermi centrali multifunzione dall’aviazione (dove esistono da trent’anni con il nome di Mfd, o Multi Functional Display), ma in volo gli eventi sono estremamente più rallentati rispetto a quando ci si trova su una strada, e laddove la rapidità di utilizzo è necessaria, come sui velivoli da combattimento, le scelte tecnologiche si sono orientate verso il mantenimento di comandi fisici e di sistemi definiti “Hotas” ovvero Hands On Throttle And Stick, “Mani su barra e manetta”. Si tratta, in questo caso, di consentire al pilota di azionare ogni comando necessario senza staccare le mani dalla cloche e dalla manetta che regola potenza del motore.

Sulla Tesla per azionare i tergivetro c’è una levetta sul piantone dello sterzo, ma questa non permette di regolarne la velocità, funzione alla quale si arriva entrando in un sotto-menu presente soltanto nello schermo centrale, una modalità che distoglie troppo a lungo l’attenzione del guidatore dalla strada. Leggendo il manuale d’uso della vettura si scopre però che ci sarebbe anche la funzione a controllo vocale, che tuttavia deve essere attivata precedentemente e che pochi utenti utilizzano per la sua laboriosità. Dunque se la giurisprudenza si schiera per limitare l’uso degli schermi tattili per la regolazione delle funzioni che possono condizionare la sicurezza (il tergicristallo consente di recuperare visibilità), presto i costruttori potrebbero essere chiamati a decidere quali comandi potranno essere delegati a uno schermo con controllo tattile e quali dovranno sempre avere un’attuazione di tipo fisico o comunque diretta (senza dover entrare in alcun menu), ma soprattutto dare al conducente un feedback sonoro o visuale. Sarà come sempre una battaglia finanziaria, poiché app e menu costano meno di interruttori e levette, ma anche in questo caso l’esperienza aerospaziale potrebbe aiutare. Un esempio banale è la leva che comanda l’estensione e la retrazione del carrello di atterraggio degli aeroplani, la cui manopola è per legge fatta a forma di ruota in tutto il mondo.

Un tale compromesso non piacerà agli stilisti, che da tempo cercano di nascondere ogni sporgenza disegnando plance minimali e stilisticamente “pulite”, tuttavia il grande entusiasmo del pubblico per i cruscotti d’un tempo farebbe pensare che nella lotta tra analogico e digitale ci sia un equilibrio oltre il quale spingersi sia controproducente. La terza via sarebbe implementare per legge i comandi vocali su tutte le fasce di automobili e non, come avviene oggi, lasciare che questi siano appannaggio dell’alta gamma. Tuttavia, nonostante alcuni velivoli caccia di quinta generazione li utilizzino da decenni, anche questi, quando prodotti con algoritmi commerciali, non sono scevri da problemi, a cominciare dal loro azionamento mentre è in corso una telefonata, per non parlare della lentezza intrinseca di alcuni di questi sistemi, quindi poco adatti per azionare fari, tergivetro o altri comandi che richiedono rapidità, perché strettamente connessi con la sicurezza.

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