Il 2025 INRIX Global Traffic Scorecard fotografa un mondo che, dopo anni di oscillazioni legate alla pandemia, torna a fare i conti con una congestione crescente. Su 942 aree urbane analizzate, oltre il 60% registra un aumento delle ore perse nel traffico rispetto al 2024. Un dato che conferma come la domanda di mobilità abbia ripreso a crescere a un ritmo superiore rispetto alla capacità delle infrastrutture stradali.
Istanbul resta la città più congestionata al mondo
Per il secondo anno consecutivo, Istanbul guida la classifica globale con 118 ore perse per automobilista, il 12% in più rispetto al 2024. La seguono Città del Messico (108 ore) e Chicago (112 ore), che diventa la metropoli più congestionata degli Stati Uniti. New York, pur perdendo due posizioni, resta tra le prime cinque con 102 ore perse.
Roma e Milano non nelle posizioni di punta
L’Italia è presente nella classifica mondiale, ma non ai vertici assoluti. Roma si colloca al 17° posto, con 76 ore perse, in crescita del 7% rispetto al 2024 . Subito dopo, Milano è 24ª, con 67 ore perse (+5%). In Europa, invece, queste performance collocano le due città italiane tra le più congestionate di tutto il continente: Roma è quarta dietro Londra, Parigi e Dublino, mentre Milano è quinta nella classifica europea 2025.
Il costo della congestione: stati a confronto
Negli Stati Uniti il problema ha un impatto economico significativo: 85,8 miliardi di dollari di costi complessivi e 894 dollari per automobilista, valori entrambi in aumento rispetto all’anno precedente. Nel Regno Unito, invece, si registra un leggero miglioramento: le ore perse scendono da 62 a 59 e il costo medio per conducente cala a 822 sterline. In Germania la situazione è meno rosea: i ritardi aumentano a una media di 47 ore e il costo individuale sale a 750 euro.
Le città che peggiorano e quelle che migliorano
Philadelphia è la metropoli che peggiora di più negli Usa, con un incremento del 31% delle ore perse e un balzo nella top 5 delle città più afflitte dalla congestione. In Europa spiccano gli aumenti di Ankara e Izmir, che entrano per la prima volta nelle prime 25. Al contrario, città densissime come Londra e Parigi mostrano un lieve calo dei ritardi, pur restando tra le più congestionate del continente.
Incidenti, sicurezza stradale e nuove politiche urbane
Il report evidenzia anche un dato incoraggiante: negli Stati Uniti il tasso di mortalità stradale torna ai livelli pre-pandemici, scendendo da 1.16 a 1.06 vittime ogni 100 milioni di miglia percorse nei primi sei mesi del 2025. Molte città stanno rafforzando le politiche di sicurezza, come l’introduzione di limiti di velocità più bassi e l’ampliamento dei sistemi di controllo automatico. Allo stesso tempo, nuove misure — come il congestion pricing avviato a New York — stanno iniziando a modificare i comportamenti di mobilità urbana.
Il quadro delineato dal Traffic Scorecard 2025 è chiaro: la congestione torna a crescere e costringe amministrazioni e pianificatori a ripensare modelli di mobilità, infrastrutture e sicurezza. Nonostante alcune eccezioni virtuose, la sfida del traffico resta senza dubbio una delle più urgenti per le grandi città del mondo.
