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Nativi digitali, ma analfabeti finanziari: un giovane su due vittima di truffe online

Nativi digitali, ma analfabeti finanziari: un giovane su due vittima di truffe online

La generazione cresciuta con internet mostra gravi lacune economiche. Le ragazze più prudenti, i ragazzi più a rischio. Il 38% dei giovani italiani tra 14 e 29 anni è caduto in raggiri digitali come phishing e vishing. Per difendersi serve educazione finanziaria

Non esiste immunità dalle truffe digitali nemmeno per i nativi digitali. Anzi. Quasi la metà di chi è cresciuto tra smartphone e social è già stato raggirato. Secondo i dati dell’Osservatorio sull’Educazione finanziaria, realizzato da Skuola.net in collaborazione con la Banking Academy di ESG Italy di UniCredit, tra i giovani italiani tra i 14 e i 29 anni, il 38% è già stato vittima di phishing, vishing o altri mezzi che fingono messaggi da banche, istituti di credito o piattaforme digitali per rubare dati personali e credenziali finanziarie. Causa? Più della metà dei giovani è analfabeta finanziario, non ha consapevolezza né conoscenza di questioni economiche.

Nativi digitali ma vulnerabili alle truffe online se si parla di economia

La familiarità con la tecnologia non si traduce automaticamente in consapevolezza economica. A complicare il quadro, oltre la metà degli intervistati ha dimostrato scarse competenze finanziarie di base: solo il 52% ha risposto correttamente ad almeno tre delle quattro domande fondamentali su inflazione, tassi di interesse, investimenti e diversificazione. Un paradosso che smaschera l’illusione che saper usare un’app non significa saper gestire il proprio denaro o difendersi dai rischi finanziari della rete.

Truffe online: ragazze più caute, ragazzi più imprudenti

Un giovane su due non è in grado di riconoscere un tentativo di truffa digitale, non sa identificare correttamente una truffa come phishing o vishing e un giovane su due non ha conoscenze finanziarie di base. L’indagine mostra che le ragazze sono più consapevoli e prudenti: il 43,6% si può definire “analfabeta finanziaria”, contro il 59,5% dei coetanei maschi. Anche sul fronte delle truffe digitali la differenza è netta: solo l’11% delle giovani donne è caduta in un raggiro, contro il 61% dei ragazzi. La causa principale? La superficialità. A riconoscerla sono quasi 9 uomini su 10 e 3 donne su 5, ammettendo di aver agito d’impulso o di non aver verificato le fonti prima di inserire dati sensibili online. Le donne tendono a essere più prudenti e riflessive nelle scelte economiche, mentre gli uomini mostrano maggiore propensione al rischio, spesso senza la preparazione necessaria

Serve più educazione finanziaria contro le trappole del web

Dai dati appare chiara l’urgenza di un’educazione finanziaria per le nuove generazioni. I ragazzi più giovani, tra i 14 e i 21 anni, che hanno avuto esperienze formative recenti, mostrano comportamenti più consapevoli rispetto ai ventenni e ai quasi trentenni, che si muovono invece con maggiore leggerezza nel mondo finanziario digitale. Sul fronte delle abitudini economiche, quattro giovani su dieci riescono a risparmiare, la maggioranza preferisce ancora contanti e conti correnti, stando alla larga per diffidenza da strumenti più complessi come fondi, titoli o criptovalute. Tuttavia, quasi la metà ha già sperimentato piccole forme di investimento. La scarsa padronanza con le questioni economiche si vede anche dal fatto che oltre 8 su 10 tra gli intervistati ammette di aver mancato almeno una rata di un prestito e tra i 26-29enni la percentuale sale a oltre 9 su 10, con una netta prevalenza tra gli uomini.

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