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Annunci on line, agli italiani la Cina piace sempre di più

Annunci on line, agli italiani la Cina piace sempre di più

Sul portale Kijiji.it sono cresciute del 20 per cento le inserzioni legate a lingua, cultura e tradizioni di Pechino

Gli italiani? Pazzi per la Cina, o comunque parecchio incuriositi da un Paese che ormai non sembra più così lontano. Un po’ perché i cinesi presenti lungo lo Stivale hanno raggiunto quota 300 mila, l’8,1 per cento del totale degli stranieri, mentre continuano a inserirsi sempre meglio nei tessuti cittadini; un po’ perché l’economia di Pechino cresce (anche se a ritmi più lenti del passato), si irrobustisce e sembra destinata a trainare il futuro. Dunque ha abbastanza senso prendere confidenza con la storia, le tradizioni e la cultura che ci sono dietro. O, più prosaicamente, imparare la lingua per propiziare qualsiasi opportunità di business, attuale o potenziale.

Fatto sta che questo avvicinamento tra Italia e Cina è evidente e, a testimoniarlo, interviene anche il web. Con un termometro molto particolare: il boom di annunci on line pubblicati su Kijiji.it , il portale gratuito del gruppo eBay. Che negli ultimi tre mesi ha raccolto oltre 12 mila inserzioni legate al mondo cinese: il 20 per cento in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Segno che l’offerta si adegua alla domanda, che l’interesse sta crescendo e che internet si rivela un’ottima piazza per manifestarlo. È un comodo e fertile terreno d’incontro.

In pole position ci sono gli annunci dei corsi di lingua, circa 2 mila in tutto. Le tipologie sono varie: si va dai centri che propongono moduli di 40 ore con piccoli gruppi e un numero ridotto di partecipanti a semplici cittadini che si offrono per lezioni individuali, anche a domicilio. Come Yanbing, dottoressa cinese con due lauree, nel nostro Paese da cinque anni, o Jin Ma, giovane studente allo IED di Milano, che nel tempo libero dà lezioni private. Basta andare su Kijiji.it per trovare offerte ad hoc nelle principali città e, a volte, anche in provincia.  

Altro must sono i corsi di arti marziali, a partire dal kung fu. Ecco quindi le lezioni private di autodifesa, «lo studio dello stile tradizionale Hung Gar, esercizi di qi gong». E via un lungo elenco di specializzazioni, tecniche figlie di una solida eredità che sposano esercizi per il corpo e per la mente. Ma ancora più interessanti sono le offerte che possono trasformarsi in un’opportunità per crearsi una professione. Ecco allora lezioni di micromassaggio cinese, shiatsu, micropittura. Mentre qualcuno, succede a Verona, può studiare il Feng shui per diventare consulente in materia. Oppure per aprire un ristorante o semplicemente stupire amici e famiglia con piatti e bacchette, dopo essere stato ai fornelli sotto la supervisione di un esperto chef di Pechino.

Ultimo punto importante, è che lo scambio è bilaterale. Ci sono i cinesi che offrono servizi e lezioni agli italiani e succede anche l’opposto. A parlare, ancora una volta, sono i numeri: «Abbiamo osservato che sono cresciute del 46 per cento anno su anno le risposte ad annunci di utenti di nazionalità cinese in relazione ad annunci riguardanti attività commerciali già avviate o anche da avviare» spiega Roberto Tucci, business development e customer satisfaction manager di Kijiji.it. «In tempo di crisi» aggiunge «c’è chi, alle prese con difficoltà economiche o a seguito della decisione di cambiare professione, decide di vendere ad esempio il proprio bar o ristorante rivolgendosi al nostro sito e al web per cercare possibili acquirenti e trova negli utenti cinesi potenziali interlocutori interessanti con i quali poter fare affari».

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