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Eterni Guns N’Roses: la scaletta del concerto di Firenze

Eterni Guns N’Roses: la scaletta del concerto di Firenze

Uno show di grandi classici, con un paio di canzoni recenti e il tributo al punk dei 70’s

Anche se ci saranno tutte le canzoni più note, la (probabile) scaletta dello show che la band di Axl Rose e Slash porterà in Italia il 12 giugno a Firenze Rocks presenta alcune sorprese.

Lo show parte forte con Welcome to the jungle, una delle canzoni più iconiche e potenti della storia del rock, uno di quei pezzi che si riconoscono dalla prima nota e che funzionano benissimo come opener della serata. A seguire, Chinese Democracy, il brano che dà il titolo all’album uscito nel 2008. Sulla copertina era riportato il nome Guns N’Roses, ma di fatto della formazione originale c’era soltanto Axl Rose.

E poi, ancora,, Bad Obsession da Use Your Illusion e Out Ta Get Me da Appetite for Destruction, il primo leggendario album del gruppo uscito nel 1987. Dopo Mr. Brownstone la prima grande sorpresa, ovvero Slither, canzone dei Velvet Revolver contenuta nell’album Contraband. I Velvet erano un supergruppo di cui facevano parte tre ex Guns, ovvero Slash, Duff McKagan e Matt Sorum. Frontman e voce del gruppo era Scott Weiland degli Stone Temple PIlots.

Lo show prosegue con Live and Let Die, cover tratta dal repertorio dei Wings di Paul McCartney che da sempre è uno dei pezzi forti dello spettacolo. Estranged, da Use Your Illusion, è una mini suite di nove minuti, mentre Absurd è uno dei pochi pezzi nuovi incisi dalla band negli ultimi anni, in questo caso nel 2021.

Lo show procede con Double Talkin’ Jive e Knockin’ On Heaven’s Door, il remake del classico di Dylan che da inizio anni Novanta è sempre presente negli spettacoli della band. Hard Skool è un singolo pubblicato nel 2021, seguito da You could be mine, Rocket Queen, Better (da Chinese Democracy) e Coma. Non mancano i riferimenti alla storia del punk grazie alle cover di due classici 70’S come New Rose dei Damned e Down On The Farm degli U.K. Subs.

Il finale del concerto è una formidabile collezione di evergreen: da Sweet Child O’ Mine a Civil War, November Rain, Don’t Cry, Patience e, naturalmente, Paradise City.

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