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Gianfranco Jannuzzo incanta con “Fata Morgana”: il mito che unisce l’Italia a teatro

Gianfranco Jannuzzo incanta con “Fata Morgana”: il mito che unisce l’Italia a teatro

Gianfranco Jannuzzo torna sul palco del Teatro Manzoni di Milano con “Fata Morgana”, spettacolo ispirato alla leggendaria maga dello Stretto di Messina. Tra musica, poesia e ironia, l’attore racconta un’Italia che sa ridere dei propri vezzi e ritrovare luce nei sogni, proprio come nella magia del mito

Esistono diverse leggende sul mito di Fata Morgana,  la potente maga ammaliatrice, che incantava a proprio piacimento i naviganti, condannandoli con illusioni ottiche a morte certa o salvandoli dal loro destino. Tutte le versioni, però, la vogliono in un castello di cristallo incastonato nello Stretto di Messina. 

Gianfranco Jannuzzo, attore istrionico di elevato spessore artistico è talmente affascinato da questo personaggio dalle sfumature così contrastanti, da eleggerla protagonista del suo ultimo spettacolo teatrale, in scena dal 14 al 26 ottobre al Teatro Manzoni di Milano. Nello spettacolo “Fata Morgana”, scritto a quattro mani con Angelo Callipo, da Jannuzzo definito delicatissimo poeta, l’attore sarà accompagnato sul palcoscenico da quattro altrettanto delicati musicisti.  Angelo Palmieri, oboista, Chiara Buzzurro, chitarra, Alessio La China al violoncello e Nicola Grizzaffi al pianoforte.

Fata Morgana rappresenta i miraggi, le illusioni, le speranze di un popolo, quello italiano, che pur diviso nei dialetti, nelle peculiarità regionali, è un tutt’uno, un popolo ricco di cultura e di amore, capace di ridere dei propri vezzi, ma altrettanto pronto a scoprire le proprie intimità. Lo spettacolo diventa così un’occasione per ridere, e riflettere, si racconta l’Italia, da Genova a Napoli,  da Belluno ad Agrigento, quella “Girgenti” tanto amata dall’attore, che come tutta la sua Sicilia, è una terra pronta ad accogliere e offrire.

Fata Morgana esortava a prendere i propri sogni e a incendiarli, perché quelle faville sarebbero state la luce durante i momenti bui.

E proprio come la maga ammaliatrice, Gianfranco Jannuzzo con la complicità di una musica creata appositamente per l’occasione, incanta il pubblico, facendo ciò che avrebbe fatto Fata Morgana: invita a sognare.

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