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Nicole Kidman conquista Cannes (e lancia un messaggio potentissimo)

Nicole Kidman conquista Cannes (e lancia un messaggio potentissimo)

Premiata a Cannes, Nicole Kidman incanta con stile e scuote l’industria: “Servono più registe, e servono finanziamenti.”

Cannes 2025 ha la sua regina: Nicole Kidman. Non solo icona di stile e talento, ma anche paladina di un cinema al femminile che vuole (finalmente) farsi sentire. Con il premio Woman in Motion, l’attrice australiana non solo festeggia una carriera da leggenda, ma lancia un messaggio chiaro e forte: per far crescere il cinema delle donne servono coraggio, visibilità… e soprattutto soldi. Un monito che arriva sul red carpet più famoso del mondo, a conferma che il futuro del cinema ha il volto di Nicole e di tutte le registe pronte a cambiare le regole del gioco.

Nicole Kidman conquista Cannes (e lancia un messaggio potentissimo)
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Nicole Kidman conquista Cannes (e lancia un messaggio potentissimo)
Nicole Kidman conquista Cannes (e lancia un messaggio potentissimo)
Nicole Kidman conquista Cannes (e lancia un messaggio potentissimo)

Il premio, assegnato da Kering in collaborazione con il Festival, è stato consegnato nella suggestiva cornice della Place de la Castre, celebrando donne che, come lei, promuovono un cambiamento reale e necessario nel mondo della settima arte.

Nicole, che torna a Cannes con la grazia e la sicurezza di chi conosce bene questo palcoscenico, ha calcato il tappeto rosso per pellicole ormai cult come Dogville di Lars von Trier e Moulin Rouge di Baz Luhrmann. Ma quest’anno il suo ritorno ha un sapore più politico e intimo: è la voce di un cambiamento possibile, di una rivoluzione silenziosa ma potente.

Durante il talk organizzato da Women in Motion, Nicole ha parlato di un tema che le sta a cuore da anni: «Se vogliamo credere davvero al cinema delle donne, allora dobbiamo metterci i soldi: servono finanziatori per nuove registe». Dal 2017, infatti, ha deciso di lavorare con una regista ogni 18 mesi, trasformando un ideale in realtà concreta: sono già 27 le registe con cui ha collaborato o sta lavorando.

«Volevo che questo intento diventasse realtà», ha raccontato. «È un impegno che mi spinge a non fermarmi, perché per troppo tempo ci siamo chiesti se una donna potesse dirigere un film e, semplicemente, non venivano considerati nomi femminili. Era una questione di visibilità e coraggio. Oggi, parte del nostro lavoro è proteggere e incoraggiare le donne, offrendo loro un contesto di sostegno e fiducia».

Non ha nascosto le difficoltà ancora da superare. Nel 2017, solo il 4% dei film più visti era diretto da donne; nel 2024 questa quota è salita al 13,6%. Ma Nicole sottolinea: «È una cifra che resta troppo bassa. Continuerò a impegnarmi per farla crescere, cercando finanziatori pronti a credere nelle storie raccontate dalle donne».

E non manca un accorato appello contro l’ageismo, che colpisce soprattutto le donne di Hollywood: «Quando superi una certa età, anche se hai avuto un successo importante in passato, rischi di essere dimenticata. Ma io voglio continuare. E credo fermamente che ci possano essere non solo un secondo, ma anche un terzo capitolo nella carriera di una donna».

Tra una riflessione e l’altra, Nicole ha anche svelato qualche anticipazione sul suo prossimo progetto cinematografico, ancora top secret. Un regista le avrebbe proposto un ruolo «incredibilmente inquietante», e alla domanda se avesse paura, la risposta è stata netta: «Assolutamente no!». L’annuncio ufficiale arriverà nei prossimi mesi, ma già si respira attesa.

E come sempre, Nicole Kidman ha abbinato messaggi potenti a uno stile impeccabile. Alla cena ufficiale ha brillato con un abito couture su misura, in pizzo francese rosso scarlatto, con collo orientale e silhouette affusolata, che ha esaltato la sua eleganza naturale. Un look che parlava di sostanza e stile, come solo una vera icona sa fare.

«Il Festival di Cannes fa parte della mia vita da oltre trent’anni, e ricevere questo premio è un’emozione fortissima, un riconoscimento che aggiungo ai ricordi più preziosi della mia carriera», ha dichiarato nel suo discorso di accettazione.

Un’emozione condivisa anche da François-Henri Pinault, presidente e CEO di Kering, che ha sottolineato come Nicole rappresenti «lo spirito stesso di Women in Motion, grazie al suo impegno concreto e alle scelte artistiche coraggiose che l’hanno portata a ridefinire il ruolo delle donne nel cinema». Da Eyes Wide Shut a The Hours, fino ai ruoli più recenti, Kidman ha sempre scelto personaggi femminili complessi e fuori dagli schemi.

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