Utopia: il delitto Moro e quello Pecorelli finiscono in una serie tv... inglese
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Televisione

Utopia: il delitto Moro e quello Pecorelli finiscono in una serie tv... inglese

La seconda stagione della fortunata serie tv di Channel 4 apre con due grandi misteri italiani. Ma è solo una citazione degli sceneggiatori per raccontare una mega-cospirazione in stile 007

Che ci fanno l'omicidio di Aldo Moro e quello del giornalista Mino Pecorelli in una serie tv? La domanda non va rivolta alla Rai, ma agli inglesi di Channel 4, la rete di Utopia, la serie tv di culto che per la seconda stagione si è regalata un incipit all'italiana. Il primo episodio si apre con Bruno Vespa che annuncia al TG1 la morte di Moro, nel 1978. Poi tocca a Pecorelli (l'attore Vincenzo Ferrera), freddato mentre si trova in auto con due dei protagonisti di Utopia, che - se non l'avete mai vista - è una bella serie british che gioca con le teorie della cospirazione.

Nella prima stagione 4 ignari lettori di un graphic novel si trovavano ad affrontare un governo ombra che stava progettando un genocidio. Nella seconda lo sceneggiatore Dennis Kelly si è divertito a dare anche un retroterra a The Utopia Experiments, facendo un salto nella torbida Italia degli anni 70: Pecorelli lo fa uccidere dai servizi segreti perché legato al Network, l'organizzazione criminale che vuole mettere mani sul graphic novel che svela l'intrigo.

Gli spettatori accorti troveranno delle inesattezze. L'omicidio nel telefilm avviene a Santa Maria in Trastevere, mentre è noto che il fondatore della rivista OP venne assassinato in via Orazio, alle spalle di Piazza Cavour. Una piccola concessione alla grande bellezza di Roma, se volete. Ma alla fine anche l'omicidio dello statista democristiano si rivela essere solo un pretesto narrativo. E la stessa sorte tocca a Arey Neave, il braccio destro di Margaret Thatcher fatto saltare in aria da un'autobomba nel 79, su cui gli autori si soffermano in un altro episodio. Ma Utopia non è Romanzo Criminale: è pura fantasia distopica che ogni tanto si immerge nella realtà per dare credibilità alla storia. Che è un po' la cifra stilistica di tutte le migliori serie british.

Dunque no, gli inglesi non ci aiuteranno a venire a capo dei misteri di casa nostra. Ma il riferimento all'Italia potrebbe far sì che qualche rete si decida a mandare in onda Utopia anche da noi, dov'è tuttora inedita. La serie in patria ha avuto un buon successo di pubblico: circa 1 milione e mezzo di spettatori a puntata, nonostante le polemiche per alcune scene particolarmente violente. E migliaia di persone che l'hanno vista sul web (in maniera più o meno legale), seguendo il passaparola di siti e blog. Se n'è accorta anche la HBO che ha subito proposto un remake americano di Utopia al regista David Fincher. E sì che negli States di ipotesi di complotto a cui attingere ce ne sarebbero.

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Eugenio Spagnuolo