Franca Leosini Storie Maledette
Ufficio Stampa Rai
Televisione

Storie Maledette: polemiche per l'intervista della Leosini a Luca Varani

Dopo la protesta della Procura di Pesaro, chiesta l'interrogazione parlamentare

Andrà in onda giovedì sera ma è già diventata un caso (anche politico) la terza puntata di Storie Maledetteil programma cult di Rai Tre condotto da Franca Leosini. Dopo il colpaccio grosso dell'intervista a Rudy Guede, la giornalista è infatti riuscita mettere a segno un altro scoop, ovvero un incontro con Luca Varani, condannato in appello come mandante dell’aggressione con l’acido che ha sfigurato la sua ex fidanzata Lucia Annibali. L'uomo è stato condannato in appello a 20 anni di reclusione - ma a suo carico è ancora pendente il processo in Cassazione che partirà il 10 maggio prossimo – ma non ha mai raccontato che cosa è successo veramente il 16 aprile del 2013. 

La Procura di Pesaro contro Storie Maledette

Il clamore per la partecipazione di Luca Varani a Storie Maledette è montato in maniera assordate nelle ultime ore, in particolare dopo la presa di posizione a mezzo stampa della Procura di Pesaro. "Mettere un microfono davanti all’imputato Varani, con un processo non ancora definito, lo ritengo irrituale e irrispettoso nei confronti dell’impegno investigativo e processuale fin qui profuso", ha commentato al Resto del Carlino il procuratore Manfredi Palumbo, che ci va giù duro contro la trasmissione e la Rai. "È un errore ricostruire una realtà processuale in base alle dichiarazioni di un solo imputato. Che nel caso nostro, non si è mai difeso rispondendo alle domande ed ha cercato di distruggere o inquinare il materiale probatorio che era stato raccolto nei suoi confronti".

Pronte due interrogazioni parlamentari

Schierata compatta contro la trasmissione anche la difesa di Lucia Annibalila coraggiosa avvocatessa diventata un simbolo della lotta contro la violenza sulle donne. "È un’intervista del tutto inopportuna. Varani si è rifiutato di rispondere alle domande del giudice, e lo fa ora davanti alla tv. Lucia seguirà la trasmissione, immagino con curiosità. Lo farò anch’io con la speranza che Varani finalmente si scusi per il male che ha fatto, dimostrando sincero pentimento", spiega l'avvocato Francesco Coli. In queste ore si è poi mosso anche il fronte politico, con una doppia interrogazione parlamentare, alla Commissione di Vigilanza Rai e al Ministro della Giustizia. "Che un uomo condannato in secondo grado per l'aggressione con l'acido di una giovane vada in televisione a raccontare la sua storia 'di amore, ossessione e passione', com’è scritto nel testo che lancia il programma su Rai Tre, è un fatto grave", ha commentato la vicecapogruppo del Pd alla Camera Alessia Morani, chiedendo che l'intervista non venga trasmessa. La stessa richiesta è arrivata anche dalla deputata Lara Ricciati di Sel che, pur apprezzando la professionalità della Leosini, definisce l’intervista "inopportuna e necessita di un chiarimento da parte del Ministro della Giustizia sui criteri adottati dal Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria nel concedere l’autorizzazione". 

Parla il direttore del carcere

Proprio l'autorizzazione all'intervista è una delle questioni più delicate, che andrà chiarita a breve. Secondo le due parlamentari "è grave che il Dipartimento penitenziario abbia dato il permesso alla troupe di realizzare l'intervista" e, chiamato in causa, poche ore fa è intervenuto Stefano Liberatore, il direttore del carcere di Castrogno, vicino Teramo, dove Varani è detenuto. "Varani è stato autorizzato dal dipartimento. Invieremo tutta la documentazione alla Procura e per noi è tutto. Varani è stato condannato in appello, quindi se vuole rilasciare dichiarazioni può farlo: noi ci siamo limitati a veicolare la richiesta, che è stata autorizzata dal dipartimento". L'intervista andrà in onda? 

 

I più letti

avatar-icon

Francesco Canino