Sanremo 2014: la terza serata con l'omaggio ad Abbado, Arbore e Damien Rice
(Ansa)
Televisione

Sanremo 2014: la terza serata con l'omaggio ad Abbado, Arbore e Damien Rice

Le anticipazioni sulla puntata di questa sera. Intanto Fazio difende gli ascolti e sbotta: "Basta definirmi buonista" - Social #Sanremo

Si aprirà con l’omaggio al maestro Claudio Abbado la terza serata del Festival di Sanremo. Ma la testa è ancora a ieri e, complice il crollo di ascolti, nella conferenza stampa di questa mattina la triade Fazio-Leone-Littizzetto ha dovuto soprattutto spiegarne cause (ed effetti). Colpa della partita di Champions, che su Canale 5 ha raggranellato il 18% di share rosicchiando spettatori al Festivalone. “Mi sono rotto le palle della parola buonista. Non si può scambiare la buona educazione con il buonismo”, ha replicato Fazio piccato a chi lo accusava di buonismo e ha poi difeso le scelte autoriali. Ecco cosa vedremo questa sera.

IL MILAN AZZOPPA SANREMO. “Gli ascolti della seconda puntata sono storicamente in calo rispetto alla prima ed è giusto rilevarlo”. Ha esordito così il direttore di Rai Uno Giancarlo Leone che, numeri alla mano, ha spiegato l’emorragia di spettatori e share. “Ma non si può non parlare del contesto competitivo. Una lettura acritica genera la tentazione di dire che le cose vanno male: lo scorso anno però non c’era la Champions su Canale 5. La partita ha realizzato il 18% di share su Canale 5 a cui va sottano il 7% della pay, cioè il 25% ha guardato il calcio”. Ma non appena terminata la Champions, molti spettatori si sono riversati sul Festival, c'ha tenuto a sottolineare Fazio: “Rivendico però il rischio di ripresentarsi per il secondo anno consecutivo. Rivendico le mie scelte sulle canzoni. Non abbiamo ceduto a un cast popolare: il pop l’abbiamo inserito nei festeggiamenti per i 60 anni della Rai. Ieri e l’altro ieri sono avvenute cose di cui sono orgoglioso. Stasera faremo un ascolto più alto”.

GLI OSPITI DELLA TERZA SERATA. La puntata di questa sera si aprirà con l’omaggio al maestro Claudio Abbado, affidato all’Orchestra Filarmonica del Teatro La Fenice di Venezia, diretta da Diego Matheuz. L’ospite internazionale questa sera sarà Damien Rice ed è atteso sul palco dell’Ariston anche l’astronauta Luca Parmitano. Continua poi l’effetto amarcord, iniziato martedì con la Carrà, con la presenza all’Ariston di Renzo Arbore: con lui si celebreranno i 60 anni della Rai ma si onorerà idealmente anche “l’altra televisione”, di cui è stato uno dei protagonisti indiscussi.

LA GARA. Prosegue poi la competizione canora tra i Big: questa sera si esibiranno tutti e quattordici con le canzoni promosse nelle prime due sere e sarà stilata una classifica provvisoria, che peserà per il 25% nel determinare quella finale. Il primo ad esibirsi sarà Renzo Rubino, l’ultimo Giuliano Palma. Spazio poi ai quattro cantanti delle Nuove Proposte, giudicati dal pubblico e dalla giuria della stampa: solo in due passeranno il turno e si sfideranno venerdì sera con Zibba e Diodato (incoronati ieri sera) per contendersi la vittoria.

EFFETTO NOSTALGIA. In conferenza stampa, Fazio ha dovuto rispondere in particolare alle accuse di aver puntato molto sull’effetto nostalgia. “Luciana che balla con le Kessler è un’unione di due tempi, idem Luciana che recita con Franca Valeri. C’è molta contemporaneità nel tentare di unire tempi e mondi diversi”. Fazio si è detto sereno e contento rispetto alla puntata di ieri: “Abbiamo rispettato i tempi, lo spettacolo aveva la sua quadratura, la gara è stata ordinata. Per costruire lo spettacolo abbiamo seguito una linea orizzontale - quella della canzone, con molta contemporaneità e qualità anche rispetto agli ospiti stranieri - e una linea verticale di racconto televisivo popolare, compreso l’effetto nostalgia, parola a cui voglio molto bene”. Anche Luciana Littizzetto difende l’amarcord. “Mi sono molto emozionata. La nostalgia è soprattutto per l’intelligenza e Franca Valeri è la rappresentazione di questo. Sono felice di averla portata con Fabio e gli autori a Sanremo: l’abbiamo fatta conoscere a tanti giovani, ecco la bellezza dell’intelligenza e della bravura. Non m’imbrodo se dico che ieri sera abbiamo fatto una bella puntata”. 

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Francesco Canino