MasterChef 4: ad un passo dalla finale fuori Arianna
Televisione

MasterChef 4: ad un passo dalla finale fuori Arianna

Sono rimasti in quattro in gara: Stefano, Paolo, Nicolò e Amelia. L'INTERVISTA CON ARIANNA

Alla fine Arianna ha dovuto capitolare. Davanti al guizzo di Nicolò, al sangue freddo di Amelia, la passione di Stefano e i santi in Paradiso di Paolo c'è stato poco da fare e così la bancaria romana di 42 anni ha dovuto rinunciare al sogno di diventare la quarta MasterChef d'Italia

Una Mistery mondiale

Nell'anno dell'Expo MasterChef Italia non poteva rinunciare a dedicare almeno una prova all'esposizione mondiale dell'alimentazione e così i cinque rimasti in gara (Amelia, Nicolò, Stefano, Paolo e Arianna) si sono trovati davanti ad un mondo di sapori. La cucina di MasterChef, per l'occasione, era stata trasformata in un'immensa cartina geografica e su ogni continente erano disposti i prodotti tipici della zona. La vecchia Europa è capitata al giovane Nicolò, Stefano è stato fortunato con l'Asia, Arianna ha avuto in sorte le Americhe, Amelia l'Oceania e il catechista Paolo, da potenziale missionario, ha potuto cucinare i sapori dell'Africa.

Bravi tutti, ma il migliore è risultato essere Stefano che ha saputo stuzzicare i palati dei tre giudici evocando il lontano Oriente.


MasterChef/Facebook

Dal grande al piccolo

"Con una sorta di zoommata - ha spiegato Cracco a Stefano nella dispensa dell'Invention Test- andiamo dall'infinitamente grande al piccolo e mettiamo a fuoco tre delizie italiane poco note, ma molto raffinate e prelibate". Sotto alle tre cloches c'erano: caviale di lumache prodotto da Davide Merlino a Palermo; Lingotto di Vicciola, carne pregiata derivata da bovini nutriti a nocciole, crusca e fieno e frutto della ricerca di Pino Puglisi e farina di mais al biscotto, macinata a pietra nel bresciano da Stefano Ambrogio.


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Il vantaggio di Stefano era poter scegliere cosa cucinare ed apprendere l'arte della preparazione delle particolari prelibatezze direttamente dal produttore. Stefano ha scelto, come era facile immaginare, il caviale di lumaca che ha messo in difficoltà non Nicolò come lui avrebbe voluto, ma Paolo (colpevole di aver cotto il caviale) e Arianna che ha cucinato un "mappazzone" di filetto, acciughe, caviale e zabaione dolce. Via liscia come un treno la sempre pià lanciata Amelia. Il migliore è stato Nicolò i cui "guizzi" hanno l'aria di portarlo dritto in finale, mentre Arianna ha scampato (per ora) l'eliminazione andando dritta al duello finale.

Incontro al buio

Ormai è tutti contro tutti. I quattro "reduci" sono stati catapultati nel nobile scenario di Villa Borromeo a Isola Bella sul Lago Maggiore. Lì avrebbero dovuto cucinare pesce di lago per tre dei palati più sopraffini nel mondo gastronomico mondiale. Si trattava dei severissimi ispettori del circuito Relais & Châteaux. Un’associazione esclusiva di oltre 540 prestigiosi hotel di charme e ristoranti gourmet, gestita da un gruppo di proprietari indipendenti. Nicolò, vincitore dell'Invention test, ha potuto scegliere per primo il pesce di lago appena pescato da proporre agli anomini palati. Subito si è buttato sul nobile persico trasformato in un antipasto con crema di zucca e spinaci. Anche Amelia, che ha preferito la trota, si è lanciata su un antipasto con medaglioni di trota serviti su crema di zola, zucca e finocchi croccanti. Paolo ha così scelto il lavarello a nobilitare un risotto di zucca cremoso con lavarello agli agrumi. Per finire Stefano ha pescato la tinca che è diventata un secondo: crema di cipolle rosse caramellate, patate e filetto di tinca al forno. Una prova al buio visto che gli ispettori non si sono fatti vedere. L'unico a "sopravvivere" è stato Nicolò. Gli altri tutti dritti al Pressure.


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Pressure per palati fini

Ad aspettare Paolo, Stefano e Amelia una zuppa calda. Dentro ben 23 ingredienti da riconoscere grazie a vista e palato. Se Amelia ne ha azzeccati 12, Paolo e Stefano solo 8 e con quelli c'era da preparare la pietanza da sottoporre ai giudici. L'animale da Pressure-Amelia si è salvata senza problemi raggiungendo Nicolò in balconata. Salvo anche Stefano mentre il duello finale è stato tra i due grandi amici Arianna e Paolo.

Banana Party

Scopo del duello era preparare un piatto degno di MasterChef utilizzando tre tipi di banana: quella normale, quella rossa e il platano. Più convincente la zattera di Paolo del pudding di Arianna che, visibilmente stanca e nervosa, ha lasciato la gara tra le lacrime.

L'intervista con Arianna

Subito dopo essere uscita ha detto: 'Non capisco e continuo a non capire'. Nel frattempo, magari riguardanti in televisione, hai capito cosa ti ha portato ad essere eliminata da MasterChef?

Ho capito che bisogna essere più calmi. E' una gara e ci sono delle dinamiche che devono andare in un certo modo e vanno così. Anche i più grandi chef sbagliano, magari a volte va meglio, a volte va peggio e a me ieri è andata male. 

Hai dato l'impressione di essere molto stanca e nervosa alla fine, è così dura stare là dentro?

E' durissima. Io sono romana sono molto affezionata a mio marito e il distacco dalle persone care è faticoso. Poi sembrava sempre che non andasse mai bene nulla. Poi, sai, a MasterChef puoi relativamente essere libero nell'esprimere la tua cucina perché gli ingredienti sono quelli che decidono loro. 

Qual'è l'ingrediente più particolare che hai cucinato nella cucina di MasterChef?

Mi è piaciuto molto utilizzare l'aglio nero. E' diventato un ingrediente fondamentale della mia cucina. Me lo faccio portare direttamente da Londra. 

Cosa ha rappresentato per te l'esperienza di MasterChef?

Avevo bisogno di rompere una routine. L'ho rotta. Ho voltata pagina da un certo percorso e mi ha fatto bene a livello personale.

Se potessi tornare indietro che errore eviteresti?

Quello col caviale di lumaca. Sicuramente farei un piatto diverso.

Qual'è stato il momento più emozionante della gara?

Le esterne. Tutto è stato più emozionante. Le vittorie, le conquiste, riuscire a centrare un piatto.

Erano in tanti a 'gufare' per la tua uscita. Secondo te perché?

Evidentemente iniziavo a dar fastidio. Il fatto che vincessi tutte quelle esterne infastidiva molti, forse non mi temevano come avversaria diretta, ma davo comunque fastidio. 

Qual'è stata la lezione più importante che ti ha lasciato MasterChef?

Di tener duro, di non mollare. Come dice Paolo vai avanti spingi e ce la fai.

Cosa ne pensi dei 4 rimasti in gara?

Sono sorprendenti anche se non sempre vince il migliore. MasterChef è una gara e può capitare di scivolare su una buccia di banana e per questo essere eliminati senza essere peggiori di chi resta nella competizione. Viola, ad esempio, è scivolata sulla classica buccia di banana anche se aveva ancora molto da dare.

Per vincere MasterChef serve...

Calma e sangue freddo… Cose che io non ho! 

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Barbara Massaro