Il commissario Montalbano
Ufficio Stampa Rai
Televisione

Il Commissario Montalbano: tornano le indagini de La pista di sabbia

Continua il grande successo delle repliche della fiction con Luca Zingaretti, ispirata ai romanzi di Andrea Camilleri

Una storia bellissima, avventurosa, calda, che si svolge in un contesto completamente nuovo per Montalbano, quello delle corse di cavalli: alcune elegantissime, organizzate da un entourage di nobili, altre clandestine, organizzate dalla mafia. Ruotano attorno a questo mondo le indagini de La pista di sabbia, diciassettesimo episodio della saga de Il Commissario Montalbano. Andata in onda per la prima volta il 10 novembre del 2008 - fu vista da 7.585.000 telespettatori pari al 27,26% di share - la puntata verrà replicata il 10 aprile su Rai 1.

Il Commissario Montalbano, la replica de La pista di sabbia
L'indagine inizia con il ritrovamento di un cavallo massacrato. Montalbano (Luca Zingaretti) è presto circondato da una serie di personaggi curiosi ed affascinanti: i nobili della Sicilia di provincia, i brutti ceffi dei cavallari, i gregari della mafia e ancora i capo-rioni che tirano le fila dei delitti, il tutto condito dall'apparizione di una bella amazzone che fa girare la testa a molti. Il poliziotto cerca di evitare i falsi obiettivi che si frappongono tra lui e la soluzione del caso e finalmente, con uno stratagemma ingegnosissimo, riesce a snidare i veri colpevoli e a salvare il fido Galluzzo (Davide Lo Verde) da un'accusa di omicidio.

La tramma della puntata
È un giallo dalle grandi atmosfere La pista di sabbia. Una mattina Montalbano si alza, spalanca le persiane della sua camera e la prima cosa che vede è il cadavere insanguinato di un cavallo sulla riva. Il commissario ha appena il tempo di convocare i suoi uomini che già il cavallo è sparito: rimane solo il segno del suo corpo sulla sabbia ed uno dei suoi ferri che Salvo ha messo in tasca all'accappatoio. Quello stesso giorno, una "forestiera", Rachele Estermann (Mandala Tayde), denuncia il furto del suo cavallo mentre nelle scuderie di Saverio Lo Duca, uno degli uomini più ricchi della Sicilia, un altro purosangue è svanito nel nulla.

Lo scenario della vicenda è il mondo delle corse clandestine, passatempo preferito di una certa aristocrazia terriera che scommette forte: è in questo ambiente dorato che Montalbano deve indagare perché dopo il cavallo, viene trovato cadavere anche il custode delle scuderie. Fra maggiordomi in livrea, baroni e contesse Montalbano è un po' a disagio e al tempo stesso non resta insensibile alle avances della "forestiera", che alla fine riesce a far interessare al suo vice Mimi Augello (Cesare Bocci), sempre vulnerabile al fascino femminile.




Il commissario Montalbano Teresa Mannino
Ufficio Stampa/ Fabrizio Di Giulio
Il regista della fiction, Alberto Sironi, e Teresa Mannino

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Francesco Canino