Dario Vergassola: vi spiego chi sono gli attori da buffet
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Televisione

Dario Vergassola: vi spiego chi sono gli attori da buffet

Attualmente su La 7 nel programma In Onda, il comico, che è anche a teatro con lo show Sparla con me, svela le sue opinioni sulla tv, e  fa rivelazioni singolari sui colleghi

Le sue battute pungenti fanno da contorno al programma In onda, condotto il sabato sera su La7 da Luca Telese e Maurizio Porro. Dario Vergassola, comico e cantautore, dopo nove anni trascorsi intervistando personaggi sul divano di Serena Dandini, nel talk show Parla con me,  ha deciso di parlare, o meglio di "sparlare" da solo. Si chiama infatti Sparla con me il suo spettacolo teatrale che, dopo Roma, proseguirà il tour italiano. Intanto il comico parla con Panorama.it della tv e della satira in Italia, e fa commenti pungenti su molti dei colleghi incontrati durante trenta lunghi anni di carriera nel mondo dello spettacolo.

Cominciamo proprio da Serena Dandini. Dopo nove anni al suo fianco, che opinione ha della sua ex partner?

Lei, senza dubbio, è un mito. L'idea che mi abbia sopportato per tanti anni mi riempie di orgoglio. L'unico errore è stato fatto lo scorso anno con The show must go off, che andava in onda in prima serata al sabato, su La7. Il nostro è un pubblico da seconda serata, diverso da quello nazional popolare. E poi il programma era troppo lungo e aveva contro tutta la grande programmazione del fine settimana. Inevitabile che non andasse bene.

Di Maurizio Crozza cosa pensa?

Lui ha capito che uno show di satira non può durare più di cinquanta minuti. E con Il paese delle meraviglie, il venerdì sera su La7, realizza un appuntamento di grande impatto anche politico sul pubblico.

Che aria tira, secondo lei per la satira politica in tv?

Una brutta aria. Gli eventi superano la fantasia. Non si fa in tempo a imparare i nomi di politici che sono già diventati obsoleti e si deve sempre ricorrere a nuove invenzioni. Andreotti, ad esempio, lo ricordano tutti ancora oggi. Io, dalla mia postazione comica nel programma In onda, posso dirle che, quando rivolgo domande agli ospiti, sono quelli di sinistra a sembrare più in imbarazzo e a sudare maggiormente.

Recentemente ha detto che la politica è come la tv. In che senso?

Siamo stufi di questa tv come siamo stufi di questa politica. Capita allora che arriva il Beppe Grillo di turno e lo si vota per manifestare il proprio disagio. E capita che i giovani si stiano allontanando da un piccolo schermo obsoleto e cerchino i programmi a loro più graditi su Internet. Ma non farei di tutt'erba un fascio. Ritengo che se un programma è ben fatto, cattura l'interesse. Lo stesso vale per la fiction. Bisogna dare al pubblico stimoli di riflessione e non rincorrere solo l'Auditel. Ed è bello sapere che si può fruire della tv in maniera moderna su cellulari e tablet.

Ci spiega anche che intende quando parla di attori e attrici da buffet?

Semplicemente che molti interpreti hanno stazionato al buffet dello spettacolo prima di sedersi a tavola e assaporare pietanze più sostanziose. Ad esempio, Luca Argentero ha stazionato per anni all'interno di fiction secondarie, poi arrivato nel cast di Carabinieri, ha avuto la capacità di reinventarsi ed oggi sembra che senza di lui non si facciano più film. Katia Ricciarelli è un altro esempio. Quando la vedevo al fianco di Pippo Baudo ero perplesso, la consideravo poco. Poi l'ho vista recitare nei film di Pupi Avati e ho capito che aveva talento, aspettava solo la persona giusta che la scoprisse come attrice. Stesso discorso anche per Sabrina Ferilli.

A proposito di Carabinieri. Nel suo spettacolo lei ha sparlato su molti attori della serie, a cominciare da Walter Nudo. Non si sono arrabbiati?

E' solo una presa in giro alla mia maniera. E faccio sempre ridere. Ad esempio, racconto che, un giorno, dicemmo a Walter Nudo di presentarsi l'indomani, sul set alle sei di mattina, perchè avrebbe dovuto fare l'iniezione antirabbica. Ci aspettavamo  che esplodesse in una risata e invece, guardando l'orologio disse: così presto?

Però anche lei ha fatto parte del cast di Carabinieri.

Lo confesso, mi serviva per pagare il mutuo. Ma c'è da dire che nelle prime serie recitavano grandi attori come Paolo Villaggio e Pino Caruso.

Ha avuto anche un incontro ravvicinato con Valeria Marini?

Quando l'ho incontrata, mi son trovato di fronte un donnone enorme. A me che sono piccolo, sembrava di essere stato catapultato ne I viaggi di Gulliver.

Passiamo alla sua famiglia. Lei "sparla" anche di sua suocera. Che rapporti ha con lei?

Diciamo che accetta la parodia che faccio di lei, ma non sono il suo genero preferito. Una volta che ero ospite del Maurizio Costanzo Show, lei è salita persino sul palco accanto a me. Ma adesso non lo farebbe più.

Sposato da trent'anni, due figli, lei si definisce curioso e polemico. Basta così?

Sono soprattutto una persona normale che frequenta ancora con piacere gli amici d'infanzia e le persone comuni. Mi rendo conto in questo modo che tutti i problemi di cui parlano tv e giornali sono veri, la gente non riesce a pagare il mutuo della casa, non ce la fa con gli stipendi e le pensioni ad arrivare a fine mese, i disoccupati sono una drammatica realtà.

Ha qualche idea per il suo futuro in tv?

Mi piacerebbe portare sul piccolo schermo un progetto teatrale realizzato con David Riondino: è la lettura di Madame Bovary di Flaubert, fatta da Riondino e interrotta da me con incursioni comiche che inducono anche a riflettere. A teatro lo spettacolo è andato bene e sulla scia del gradimento di pubblico, penso anche ad un eventuale Candido e Voltaire alla scoperta del mondo. Queste idee sarebbero perfette per una seconda serata televisiva.

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Marida Caterini.