Cunaccia, uno snob al Grande Fratello
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Televisione

Cunaccia, uno snob al Grande Fratello

Nobili natali, amicizie nel gotha internazionale, liceo a Cortina, laurea in architettura a Venezia, uomo ombra di Franca Sozzani a Vogue Italia: chi è Cesare Cunaccia, il nuovo opinionista del reality condotto da Alessia Marcuzzi

Per lui è maleducazione dire pranzo al posto di colazione. E non nasconde insofferenza verso chi non conosce le regole principali del galateo. Vive tra Milano e Parigi, d’estate si divide tra Mykonos e Capri, e d’inverno tra Sankt Moritz e Cortina, grazie ai passaggi aerei degli amici intimi. In rete non c’è scatto che non lo ritragga con qualcuno famoso almeno come Marta Marzotto, non c’è vernissage o cena esclusiva a cui non sia invitato, e cui lui manchi.

Nobili natali, amicizie nel gotha internazionale, liceo a Cortina, laurea in architettura a Venezia, specializzazioni a Londra e Parigi, giornalista e critico d’arte, per anni è stato l’uomo ombra di Franca Sozzani, direttore di Vogue Italia. Scott Shuman di The Sartorialist , il blog di moda più autorevole, lo ha fotografato più volte per il suo inconfondibile stile tailoring.

Ha avuto persino una mostra fotografica dedicata, Shadeo of gentleman, dell’artista Mustafà Sabbagh. Cesare Cunaccia è, con Manuela Arcuri, il nuovo opinionista del Grande Fratello 13, in prima serata su Canale 5. Crea molta curiosità, non solo tra chi non sa chi sia (la maggior parte), ma soprattutto tra chi ne conosce bene l’orgoglioso, esplicito snobismo.

È vero che colleziona più di 
2 mila gemelli da polso?

Sì, ma nelle stesse quantità ho pochette e calzini.

E, si dice, abbia anche opere d’arte di grande valore.

Sono un appassionato, ho bisogno di possedere l’arte.

Digitando su Google ha foto con Marta Marzotto, Delfina Delettrez, Lapo Elkann, Pietro Valsecchi, Osanna Visconti di Modrone, per dirne alcuni. Sarà mica un mitomane?

Sono a cena a casa loro quasi ogni sera, faccia lei.

Quanto ha riflettuto prima di accettare il ruolo di opinionista al Grande Fratello?

Me lo hanno chiesto a ridosso della prima puntata: se ci avessi pensato troppo mi sarei impaurito. Ora sono molto curioso.

Pare che la sua più grande estimatrice sia Silvia Toffanin, compagna di Pier Silvio Berlusconi. Come l’ha conquistata?

Ci siamo conosciuti per il talent Fashion style. Silvia ha buon gusto ed è molto corretta. Tra me, lei e Alessia Marcuzzi si è creata una forte sintonia. Devo molto a entrambe.

Frase un po’ ruffiana.

Affatto, sono state brave. Si sono fidate, mi hanno messo alla prova con un mezzo che non conosco. Sono state protettive ma mi hanno dato la sicurezza di provarci. Io in cambio voglio essere me stesso, mostrare le mie fragilità e anche commuovermi.

Commuoversi? Si dice che lei sia perfido.

Se è per questo ho anche un brutto carattere. Però sono onesto. E i conti li ho sempre pagati, talvolta molto salati. Anche quando non lo meritavo.

Chi ha fatto arrabbiare?

Non faccio nomi, mica voglio prendermi una querela.

Che cosa l’affascina della tv?

L’immediatezza di arrivare ovunque, nel bene e nel male. La tv è un mondo a parte, l’alfa e l’omega, metafisica pura.

Gli snob disprezzano la tv.

Ma poi la guardano. Io cercherò di portare in tv una visione più internazionale e più colta. Credo che mi abbiano voluto per questo.

Sicuro che non l’abbiano scelta per la sua lingua tagliente?

Non me la prendo mai coi più deboli o con chi non può difendersi. E comunque non dico mai bugie. Semmai verità scomode.

Che cosa non le piace della tv?

Chi urla: non ne sono capace. Se mi arrabbio mi chiudo a riccio.

E medita vendetta.

Non esageriamo.

Ma lei ci si vede come il suo predecessore Alfonso Signorini?

Domine, non sum dignus! (Signore non sono degno, ndr).

Chi la conosce bene non crede che lo pensi davvero.

Rispetto molto Signorini, ma siamo diversi.

Che cosa le piace di lui?

La sua arguzia. Riesce a cogliere aspetti minimi che fanno la differenza.

Commenti dei suoi amici dopo averla vista in tv?

Pier Paolo Piccioli di Valentino mi ha telefonato: vuole venire in trasmissione. La maggior parte mi sembrava sinceramente divertita.

E l’altra parte?

Qualcuno mi ha chiamato per sapere se fossi impazzito. Altri mi parleranno dietro. As usual.

Il commento più crudele?

Non posso dirglielo, mi ha fatto molto male.

La telefonata più gradita?

Quella di Silvia Toffanin.

E sua madre che ne pensa?

Non ci parliamo: non l’ha presa molto bene.

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Annalia Venezia

Portatrice sana di occhiali, giornalista prestata alle ore piccole (o nottambula prestata al giornalismo?), da sei anni curo la rubrica Periscopio di Panorama. Dopo ogni festa, prima di addormentarmi, ripeto come un mantra la frase di Nietzsche «se scruterai a lungo nell’abisso, anche l'abisso scruterà dentro di te» e ogni volta mi chiedo come abbia fatto a scriverla senza essere mai stato a un party della fashion week.

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