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Televisione

Comma 22 la nuova serie Tv con George Clooney

A 25 da E.R. Clooney torna protagonista in una serie tv e a Panorama spiega: "è una battaglia contro le forze armate e le sue regole assurde"

È il grande ritorno del figliol prodigo George Clooney in tv, 25 anni dopo la sua prima apparizione nel camice del pediatra Douglas Ross detto Doug, nel serial E.R. - Medici in prima linea, e 19 dopo l’ultima puntata. Ma si tratta di un’altra epoca, un’altra tv e un altro filmmaker. Da allora il «bel George» è diventato anche il «bravo George».

Nel 2005 sono arrivate le prime due nomination all’oscar per Good Night and Good Luck e anche la prima statuetta, per Syriana. In totale, a oggi, ha vinto tre oscar su otto nomination, come attore, regista sceneggiatore e produttore. Cioè tre delle quattro personalità che assume in Comma 22 la mini serie tv coprodotta da Sky, in onda dal 21 maggio su Sky Atlantic, disponibile su Sky On Demand e in streaming su NOW TV.

Clooney ha lasciato a riposo solo lo sceneggiatore, ma anche l’attore non strafà, si è ritagliato un ruolo di contorno per potersi dedicare con calma al compito di co-regista e co-produttore. La serie è tratta dal romanzo Comma 22 che David Heller cominciò a scrivere nel 1953 e pubblicò nel 1961. Ambientato durante la Seconda guerra mondiale in una base dell’aereonautica americana in Sardegna, è diventato un classico della controcultura, una feroce satira antimilitarista su cui si sono formati i ragazzi che protestavano contro la guerra del Vietnam, la generazione precedente a quella di Clooney.

«L’ho letto all’high school perché era uno di quei libri consigliati, come Il giovane Holden. Mi colpì lo stile, era differente da qualsiasi cosa conoscessi. Ma ero molto giovane, i personaggi erano un pò fuori di testa, li trovai divertenti», dice l’attore intervistato sul set a Panorama.

Compie 58 anni prima della messa in onda, quindi sono passati circa 45 anni dai tempi della high school, anche se scherzando dice che non sembrano più di 15. «L’ho riletto quando mi hanno proposto le sceneggiature delle prime tre puntate, ed è stato molto interessante rendersi conto perché mi era piaciuto allora, perché mi piace ora e quanto sia ancora attuale visto quello che succede intorno a noi e la condizione ansiogena che viviamo».

Esiste una versione cinematografica di Comma 22 diretta da Mike Nichols nel 1970 subito dopo aver vinto l’Oscar per Il laureato. Una serie tv del 1973 si fermò invece all’episodio pilota. «La grande difficoltà è che il romanzo è zeppo di personaggi non raccontati in modo lineare» spiega Clooney. «C’è voluta l’intuizione e la pazienza di Luke Davies per venirne a capo».

Davies, poeta e scrittore australiano (candidato all’Oscar 2017 per la sceneggiatura di Lion - La strada verso casa) ha lavorato per nove mesi in completo isolamento per ricostruire la cronologia degli eventi del romanzo, e poi concedere a ogni personaggio un chiaro arco narrativo che ne contenesse il percorso emotivo.

Salvate il soldato Clooney?

In passato la star di Hollywood aveva già indossato la divisa in quattro fim: The peacemaker (1997), Three Kings (1999), L’uomo che fissa le capre, (2009) e Monuments Men (2014). Stavolta è il tenente Scheisskopf, (in tedesco suona come «testa di ca..o»), che malgrado i suoi bizzarri modi fa carriera, diventando prima colonnello e poi generale. L’unica cosa che lo rende popolare fra i soldati è la moglie, bella e disponibile.

All’inizio Clooney si era scelto un altro personaggio, il colonnello Cathcart, che per diventare finalmente generale cerca di fare notare il suo zelo ai superiori aumentando il numero delle pericolose missioni di volo richieste ai piloti. Quando ha poi deciso di concentrarsi sulla regia, ha passato il ruolo a Kyle Chandler, un tale veterano della tv da essersi guadagnato il soprannome di «uomo dalla faccia serial». Da quando è stato scoperto anche dal cinema, è apparso in ben cinque film candidati all’oscar: Zero dark thirty, The wolf of Wall Street, Carol, Manchester by the Sea e Argo, prodotto proprio da Clooney. Il suo prossimo film non vincerà nessun premio, ma incasserà un sacco di soldi: Godzilla King of monsters.

C’è anche un altro divo televisivo nel cast, Hugh Laurie, che per otto anni e 177 episodi è stato il popolarissimo Dr. House della Medical Division. In Comma 22 interpreta il maggiore de Coverley, capo della squadra di stanza nella base aerea di Pianosa. Ma il vero protagonista è il capitano dell’aeronautica John Yossarian che vede complotti ovunque ed è oltre l’orlo di una crisi di nervi: non è raro che si presenti completamente nudo alle parate militari, né che cerchi rifugio su qualche albero. La sua ossessione è il paradosso del regolamento conosciuto proprio come Comma 22: «Chi è pazzo può chiedere di essere esentato dalle missioni di volo, ma chi chiede di essere esentato dalle missioni di volo non è pazzo...». Un sberleffo alla logica e all’assurdità della burocrazia militare. Versione moderna di paradossi storici come quello di Jourdain, ispirato a quello di Epimenide:

«La frase seguente è vera.La frase precedente è falsa».

Per sbattere la testa contro il Comma 22 è stato scelto, dopo lunga ricerca, Christopher Abbott, 33 anni, passato teatrale, e mamma di origine italiana (Anna Servidio). Ci sono anche molti attori veramente italiani, perché il set era in Sardegna, dove era ambientato anche romanzo. Il più famoso è Giancarlo Giannini, nominato nel 1977 all’oscar per Pasqualino Settebellezze, nel ruolo di Marcello, fatalista gestore del bordello locale. 

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