Black Mirror, la seconda stagione: 5 motivi per amare Charlie Brooker
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Black Mirror, la seconda stagione: 5 motivi per amare Charlie Brooker

Andrà in onda il 19 marzo su Sky Cinema 1 in una sola serata. Andiamo a scoprire chi si nasconde dietro questa geniale serie tv

La prima stagione è stata trasmessa nell'ottobre del 2012, guadagnandosi un bel po’ di estimatori. Domani, martedì 19 marzo, Sky Cinema 1 fa il bis mandando in onda in una sola serata l'intera seconda stagione di Black Mirror, serie tv scritta e ideata dal britannico Charlie Brooker . Dalle 21,10 in avanti verranno infatti trasmessi il politico (e per noi incredibilmente attualissimo) Vota Waldo!, il doloroso Torna da Me ed infine l'adrenalinico Orso Bianco. Se non avete avuto la fortuna di vedere la prima stagione, sappiate che si tratta di una serie atipica, piuttosto fuori dagli schemi soprattutto se paragonata alla media di questi prodotti. Si tratta di serie da tre episodi ciascuno, autoconclusivi e che non hanno a che fare l’uno con l’altro. Non ci sono personaggi ricorrenti, non c’è una storia unica che si sviluppa di puntata in puntata, non c’è una continuity: niente di niente. Si tratta di storie scollegate tra loro che partono e finiscono in sessanta minuti circa. C’è però ovviamente un filo conduttore.

Nelle parole del suo creatore Charlie Brooker il Black Mirror, lo specchio nero è “quello che potete trovar su ogni muro, su ogni scrivania nel palmo di ogni mano: il freddo e scintillante schermo di una TV, di un monitor o di uno smartphone”. Di questo parla Black Mirror: delle nuove tecnologie e del nostro rapporto con loro. Una serie televisiva dal taglio fantascientifico che riesce a raccontare in maniera affascinante e corretta i social network, il 2.0, il potere e l’influenza che oggi ha sulla nostra vita la tecnologia.

In cinque punti vi sveliamo qualche retroscena in più sulla serie e sul suo geniale ideatore.

Charlie Brooker, stand up comedian

Nella sua carriera, nella sua iperattività, Charlie Brooker trova anche il tempo di condurre insieme ad altri un famoso show televisivo dal titolo The 10 O’Clock Show. Il programma, uno dei più visti in patria, si arricchisce spesso di alcuni suoi monologhi comici, molti dei quali incentrati sulla politica. Uno stile corrosivo e aggressivo, tipicamente inglese.  

Dead Set

Prima di mettersi a scrivere Black Mirror, Charlie ha scritto e prodotto Dead Set, un’altra miniserie straordinaria. La storia è piuttosto semplice. Sono arrivati gli zombie, il popolo inglese è spacciato ma c’è un ultimo avamposto umano: la casa del Grande Fratello. Una serie horror capace di parlare di televisione con arguzia ma al tempo stesso prendersene gioco.

Robert Downey Jr. e i Ricordi Pericolosi

Dopo aver vistoRicordi Pericolosi, terzo episodio della prima stagione di Black Mirror, l'attore Robert Downey Jr. ha avuto la brillante idea di comprare i diritti della storia e di realizzarne un vero e proprio film prodotto dalla Warner Bros.

The Twilight Zone

Una delle fonti di ispirazione per Black Mirror arriva ovviamente dalla vecchia serie The Twilight Zone, conosciuta da noi con il nome di Ai Confini Della Realtà. Creata da Rod Serling nel lontano 1959, fu un trampolino di lancio per sceneggiatori e scrittori come Richard Matheson e Ray Bradbury.

Wipe

Charlie è anche autore di due altre trasmissioni: Screenwipe e Newswipe. Lo scopo di questi due show è quello di approfondire rispettivamente quello che accade nel mondo della televisione di intrattenimento e nel mondo dell’informazione. A fine anno poi realizza uno speciale di un’ora circa in cui riassume gli eventi più importanti degli ultimi 365 giorni.

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Federico Bernocchi

Federico Bernocchi è un giovane di 35 anni. Conduce la trasmissione televisiva Cloud su Coming Soon TV, scrive per Rivista Studio, Wired e Vogue. Sacrifica la sua vita sociale e le sue ore di sonno guardando insistentemente film e serie televisive.

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