26 gennaio 1926: nasce la televisione
Televisione

26 gennaio 1926: nasce la televisione

Inventata e sperimentata dallo scozzese John Logie Baird, univa le grandi invenzioni di inizio secolo: la radio e il cinema

Unite il coperchio di una cappelliera, il motore di un vecchio ventilatore, la luce di una bicicletta, l' amplificatore di una radio da campo, una lampada al neon e il coperchio di una bara. Otterrete un apparecchio in grado di trasmettere a distanza immagini in movimento. Questa la ricetta della primissima televisione, completamente elettromeccanica, inventata dall'ingegnere scozzese John Logie Baird (1888-1946)

L'idea di poter trasmettere a distanza suoni e immagini lo accompagnò sin dalla tenera età quando la radio era ancora lontana dalla sua nascita. Cagionevole di salute, fu scartato al reclutamento durante la Grande Guerra e poté applicarsi totalmente al sogno di molti scienziati dell'epoca: la televisione.

I primi prototipi furono provati nel 1924, dopo che Baird si era trasferito nel Sud dell'Inghilterra. Gli esperimenti furono caratterizzati da alcuni incidenti come incendi, scariche elettriche, bruciature a carico degli attori volontari, tanto che in seguito Baird decise di utilizzare le teste di due pupazzi acquistati di seconda mano da un attore ventriloquo. I rischi in laboratorio furono tuttavia premiati e già due anni prima della dimostrazione ufficiale della sue invenzione, lo scozzese fu in grado di trasmettere a breve distanza la figura di un volto umano in movimento, pur sfocata e poco definita.

Il sistema Baird era basato sulla scansione e la traduzione di immagini in impulsi elettrici per tramite di due dischi rotanti amplificati elettricamente e illuminati da una lampada al neon. La definizione era di 240 linee, che permettevano una trasmissione ad una risoluzione sufficiente per distinguere i tratti dei volti delle marionette poste di fronte all'obiettivo. Il 26 gennaio 1926 Baird dimostrò il funzionamento del suo apparecchio a Londra davanti ad un convegno di 50 scienziati. Tre anni più tardi, l'invenzione di Baird fu in grado di trasmettere le immagini ad oltre 600 km di distanza, tra Londra e Glasgow. L'anno successivo la Baird Television Development Company trasmise tra Londra e New York.

Nonostante il clamore che l'invenzione provocò in tutto il mondo, la televisione "sistema Baird" fu destinata ad una precoce obsolescenza superata dal sistema Marconi-EMI, basato interamente sull'elettronica e in grado di trasmettere a una definizione quasi doppia rispetto a quella del pioniere scozzese (420 linee). Fu così che nel 1937 la BBC scelse il sistema EMI, scartando definitivamente il sistema elettromeccanico a causa della complessità e scarsa mobilità degli apparecchi trasmittenti. Tuttavia Baird continuò a contribuire allo sviluppo della televisione sperimentando tra i primi (negli anni '40) la televisione a colori e un prototipo di visione tridimensionale. Il principio dei dischi rotanti inventato dallo scozzese è tutt'oggi utilizzato nei visori notturni utilizzati dai militari.

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Una delle prime sfocate immagini di un volto trasmesse dall'apparecchio televisivo di Baird tra il 1924 e il 1926.

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Edoardo Frittoli