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(Ansa)
Difesa e Aerospazio

L'inutile stop ai voli russi e le mosse degli Usa sul segnale Gps

Guerra Russia-Ucraina, Aeroflot ferma i voli internazionali, divieti di sorvolo estesi alla fine maggio. Allarme dalla Finlandia, gli Usa “sporcano” il segnale Gps per impedirne l'uso tattico

I 36 Stati che attualmente compongono il Consiglio dell'Organizzazione internazionale dell'aviazione civile (Icao), avevano deciso già il 22 febbraio scorso come affrontare la situazione che si stava concretizzando in Ucraina, ovvero l'imminente attacco da parte della Russia. Alla riunione aveva partecipato anche un rappresentante ucraino, il quale aveva esposto i fatti al presidente del Consiglio Icao, l'italiano Salvatore Sciacchitano, e al Segretario generale, il colombiano Juan Carlos Salazar. L'Organizzazione ha quindi condannato la violazione dell'integrità territoriale e della sovranità di uno stato membro delle Nazioni Unite (di cui l'Icao fa parte), compreso il suo spazio aereo, in quanto non conforme ai principi della Carta dell'Onu stessa e in violazione dell'articolo primo della Convenzione di Chicago: “Gli Stati contraenti riconoscono che ogni stato ha la sovranità piena ed esclusiva sullo spazio aereo al disopra del suo territorio”. Con l'invasione russa la Commissione Europea ha quindi incaricato l'Autorità aeronautica dell'Unione (Easa) di fermare i voli degli aeromobili russi nei cieli e negli aeroporti dei Paesi appartenenti, e da qui il blocco di tutti gli aeroplani ed elicotteri con marche di registrazione russe, che siano jet commerciali, privati, ed anche i piccoli monomotori. L'effetto è punitivo nei confronti delle compagnie aeree e per i privati che al momento dell'entrata in vigore del Notam (la notifica pubblica del provvedimento), si trovavano a terra in una delle nazioni Easa, ma ha consentito a quelli ancora in volo di rientrare nello spazio aereo russo. L'Icao, nell'occasione della riunione, ha anche ricordato la grande sofferenza umana causata dall'abbattimento del volo MH17 avvenuto nell'est dell'Ucraina il 17 luglio 2014 per mezzo di una batteria di missili terra-aria e ha sottolineato che una simile tragedia non dovrebbe mai più ripetersi. Quel giorno, a causa della crisi in Crimea, sull'Ucraina era in vigore un divieto di sorvolo fino alla quota di FL290 (8.800 metri), tuttavia l'aereo della Malaysian fu colpito mentre volava a FL330 (circa 10.000 metri) perché fu scambiato per un velivolo militare.

Intanto da oggi Aeroflot ha sospeso tutti i voli internazionali mantenendo operativi soltanto quelli domestici e i collegamenti con la Bielorussia. La motivazione fornita è limitata a poche parole: “Circostanze che ostacolano l'operatività dei voli”, ma in realtà i velivoli potrebbero essere a rischio di sequestro e fermo amministrativo a causa delle sanzioni occidentali che da qualche giorni vietano il leasing di aerei alla Russia. Inoltre c'è il nodo ricambi, con i costruttori Boeing e Airbus che hanno fermato la fornitura di ricambi e l'assistenza tecnica ai velivoli in Russia. Il costruttore americano inoltre ha donato 2 milioni di dollari a sostegno della risposta umanitaria in Ucraina. Il pacchetto di assistenza sarà dato alle organizzazioni che lavorano per fornire cibo, acqua, indumenti, farmaci e rifugio agli sfollati ucraini, compresi quelli che cercano riparo nei paesi vicini. Attualmente per uscire dalla Russia in volo, ma non su un aeromobile Aeroflot, è necessario passare da Bielorussia, Serbia, Israele, Cina o dagli Emirati, quindi imbarcarsi su un volo diretto in Europa. Inoltre la chiusura dello spazio aereo decretata dall'ente sovranazionale Eurocontrol per lo spazio aereo ucraino conivolge a tutte le quote le aree di Kiev, Dnipropetrovsk, Leopoli, Simferopol, Kisinau (al confine con la Russia) e Odessa. Le regioni di controllo dello spazio aereo (Fir) si estendono nei territori di Ucraina e Russia ma anche di Moldavia e Bielorussia. Ciò significa che ad eccezione dei voli autorizzati di volta in volta, come quelli di Stato e umanitari, tutti i piani di volo con punti geografici ricompresi in queste zone vengono respinti. Al momento il divieto resterà in vigore 90 giorni dalla sua emissione, quindi fino al 24 maggio prossimo. Intanto il Dipartimento della Difesa americano ha reso inutilizzabile il sistema di navigazione Gps nelle regioni confinanti con la Russia, come riportano i piloti civili che nelle ultime ore hanno sorvolato la Finlandia.

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Andrea Soglio