Tennis, Coppa Davis: dopo 16 anni l'Italia in semifinale
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Tennis, Coppa Davis: dopo 16 anni l'Italia in semifinale

Superando l'Inghilterra, Fognini (che batte Murray) e Seppi rinnovano l'impresa di Nargiso e Gaudenzi. E un po' di merito va anche a Flavia Pennetta...

"Mica si poteva continuare a far scappare avanti le donne della Fed Cup, mica possono vincere sempre solo loro", ha scherzato capitan Corrado Barazzutti dopo il miracolo italiano che ha riportato i maschi italici alla semifinale di Coppa Davis a 16 anni da quando Diego Nargiso e Andrea Gaudenzi sconfissero gli Usa prima di arrendersi in finale alla Svezia. Ma se gli azzurri saranno in campo il prossimo settembre contro la Svizzera di Roger Federer e Stanislas Wawrinka, che l’hanno sfangata dopo essere stati sotto a sorpresa con il Kazakistan, un po’ di merito (oltre al santo patrone locale, invocato dai napoletani con lo striscione "San Gennaro, fang stu miracolo" esposto in campo) ce l’ha proprio una delle grandi ragazze della Fed Cup.

Flavia Pennetta, da pochissimo partner di Fognini, domenica mattina alle 9 è infatti arrivata a Napoli due ore prima che Fabio scendesse in campo contro Andy Murray per poi dargli la carica - sgolandosi in tribuna - durante il disperato tentativo di salvare l’Italia. Operazione riuscita, perché Fognini ha consegnato al tennis italiano una partita storica: 6/3-6/3-6/4. Potenza dell’amore, ma forse anche voglia di riscatto dell'azzurro, incattivito dopo la sbiadita prestazione in doppio: sia come sia, al Tennis Club Napoli contro il n°8 del mondo si è visto il miglior Fognini, al suo terzo successo contro un "top 10" grazie a variazioni di ritmo, gambe da centometrista e conclusioni a rete che non hanno dato scampo a Murray, fatto fuori in due ore e 19 di gioco, con una vittoria che ha scatenato un boato sulle tribune, mentre gli altoparlanti diffondevano le note di 'O sordato 'nnamurato (di Flavia?).

Poi è stato Andreas Seppi a consegnare all’Italia il punto definitivo contro il più modesto James Ward (6/4, 6/3, 6/4, senza alcuna esitazione), con i britannici che se ne sono andati a casa con un imprevedibile sei a zero, parlando di set totali dell’ultima giornata. Così è toccato 'O sordato 'nnamurato pure all’altoatesino Seppi, al settimo cielo mentre festeggiava in campo con tutto il team, inclusi i due giovanissimi "embedded" alla squadra che si sono prestati al ruolo di sparring-partner: Gianluigi Quinzi, 18 anni, vincitore dell’ultimo torneo juniores di Wimbledon (prima di scendere in campo Seppi ha giocato con lui) e Matteo Donati, 19 anni. Il primo, mancino, marchigiano di Porto San Giorgio ma cresciuto tennisticamente tra Stati Uniti e Argentina, ha appena chiuso il suo rapporto con l’allenatore storico Eduardo Medica e adesso sarà seguito dall’ex azzurro Tomas Tenconi. Il secondo, di Alessandria, si allena al Tennis Club Match Ball di Bra con Max Puci. Ora sono rispettivamente al 349° e 424° posto del ranking mondiale, ma segnatevi questi nomi perché ne risentirete parlare presto.

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Antonella Piperno