Inter, frana continua. Ko a Southampton e addio Europa League
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Inter, frana continua. Ko a Southampton e addio Europa League

Il cambio in panchina non basta, nerazzurri rimontati e sconfitti (2-1). Qualificazione compromessa e ora Suning sceglie il tecnico

Stefano Vecchi non ha fatto il miracolo ed era ingeneroso chiederglielo. Sarebbe servita una vittoria a Southampton per invertire il senso di questa stagione europea, o al massimo un pareggio per rimandare tutto agli ultimi 180 minuti. Invece la squadra che aveva già gettato al vento se stessa contro l'Hapoel Beer-Sheva (numero 183 del ranking Uefa) e si era esposta a una figuraccia contro lo Sparta Praga (43) salvandosi con Candreva nell'andata con il Southampton (98) ha completato il quadro.

L'Inter perde (2-1) e saluta l'Europa. Manca il conforto dell'aritmetica, perché c'è la possibilità di arrivare a quota 9 e aspettare che gli altri si suicidino in massa per consentire una qualificazione in extremis. Ma il primo obiettivo che fugge via è solo un danno collaterale della sciagurata gestione di questo inizio di stagione, una catena di errori che si ripete da maggio senza soluzione di continuità e che promette di arricchirsi di nuovi capitoli nelle prossime ore.

Icardi, Handanovic e l'illusione durata un'ora

Il cambio in panchina ha provocato un mini-choc positivo e regalato un'oretta di illusione all'Inter. Il gol di Icardi, le parate (rigore compreso) di Handanovic, qualche corsa e scivolata in difesa per sugellare l'impegno ritrovato non solo a parole. Per una volta i nerazzurri non sono andati sotto, ma in vantaggio cancellando una delle caratteristiche negative dell'era De Boer. Poi, però, tutto si è fermato e il tempo è tornato indietro.

L'immagine simbolo è la goffa ginocchiata con cui Nagatomo ha regalato la vittoria al Southampton dopo che già il pareggio era stato un gentile omaggio difensivo con il pallone a ballare in area sugli sviluppi di un corner. L'Inter non si è più rialzata e, forse, nemmeno avrebbe potuto farlo: piegata mentalmente e con meno forza nelle gambe rispetto a un avversario rianimato e pieno di fiducia.

Eliminazione quasi certa e Suning cerca un tecnico

La situazione del girone è praticamente compromessa. Lo Sparta Praga si è quasi garantito il primo posto con 9 punti, poi il Southampton a 7 e a chiudere Hapoel Beer-Sheva 4 e Inter 3. Aritmeticamente esiste ancora lo spazio per una speranzella, però è più un'illusione che altro. Il ritorno in Europa è stato gettato via. Resta il campionato con la Coppa Italia per dare un senso alla stagione, ammesso che ci sia modo di cambiare verso alla caduta libera che ha prodotto 8 sconfitte in 15 partite.

Suning sta aprendo il casting per il nuovo allenatore. Dopo Leonardo anche Villas Boas è sfumato: andrà in Cina. Restano Pioli, Guidolin, Hiddink, Marcelino e chiunque verrà in mente a dirigenti che stanno brancolando nel buio da maggio. Dopo la sosta il calendario è impietoso: Milan, Fiorentina e Napoli. Il tempo dei bonus è abbondantemente finito.

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Giovanni Capuano