Scandalo Fifa: la Premier contro Blatter, mentre Putin attacca gli Usa
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Scandalo Fifa: la Premier contro Blatter, mentre Putin attacca gli Usa

Dopo lo scandalo il presidente viene sfiduciato dalla Federcalcio inglese, ma può contare sul voto di Asia e Francia in vista delle nuove elezioni

Dopo lo scandalo che ha travolto la Fifa, la Federazione calcio inglese non vuole più che sia Sepp Blatter a dirigerla. A dichiararlo lo stesso presidente della FA, Greg Dyke, con parole che non lasciano dubbi sull'orientamento di voto in vista delle imminenti elezioni: "Blatter ha detto che ora è il momento di iniziare a ricostruire la fiducia nella Fifa, ma non c'è modo di farlo mentre lui è ancora lì. Blatter deve andare via, deve andarsene rassegnando lui stesso le dimissioni, oppure va votata la sua uscita, o va trovata una terza via. Il danno arrecato alla Fifa è così grande che la stessa non può essere ricostruita con Blatter ancora al suo posto".

Quelli a favore
Posizione opposta da parte della Confederazione asiatica di calcio (Afc), che invece ha confermato il suo appoggio a Sepp Blatter per un altro mandato come presidente della Fifa, dicendosi contro qualsiasi mossa per ritardare le elezioni in programma domani, venerdì 29 maggio, dopo gli arresti per corruzione di alcuni dei dirigenti della Federazione internazionale.
In una specifica dichiarazione sul suo sito ufficiale, l'Afc ha espresso "delusione e tristezza" in occasione degli eventi di ieri, ma ha anche assicurato che "ribadisce la decisione presa al congresso Afc di San Paolo nel 2014 per sostenere il presidente della Fifa Joseph S. Blatter". Che da parte sua ha annullato un incontro pubblico in programma a Zurigo, mantenendo la linea del più stretto riserbo.

Continua a sostenere Blatter anche la Federcalcio francese (FFF), il cui presidente Noel Le Graet ha rinnovato la fiducia ai dirigenti Fifa nonostante lo scandalo corruzione, e in particolare al suo presidente in carica. "I nostri rapporti con la Fifa sono di grande qualità", ha detto Le Graet ai microfoni di Europe 1, ringraziando la Fifa di aver attribuito alla Francia l'organizzazione dei mondiali di calcio femminili del 2019 e aggiungendo un facilmente interpretabile "mi piace contraccambiare, quando qualcuno fa qualcosa per me".

Il disappunto di Putin
A lato dell'attività politica prosegue poi quella investigativa: secondo alcune indiscrezioni stampa è infatti previsto per oggi, giovedì 28 maggio, l'interrogatorio del ministro dello sport russo Vitali Mutko, che è anche membro del comitato esecutivo della Fifa. In sua difesa (almeno fino a prova contraria) è già intervenuto anche il presidente Vladimir Putin, secondo il quale l'indagine americana sui dirigenti della Fifa è l'ultimo evidente tentativo da parte degli Usa di estendere la propria giurisdizione su altri Paesi. Putin ha anche aggiunto che gli Usa non hanno nulla a che fare con le vicende della Fifa, sottolinenado che i dirigenti arrestati non sono cittadini americani.

Dopo le parole del presidente Putin, praticamente scontato l'appoggio dell'Unione calcistica russa, che ha dichiarato tramite il suo n°1 Nikolai Tolstikh di non condividere l'iniziativa dell'Uefa di rinviare le elezioni del presidente della Fifa e di essere intenzionata a sostenere la candidatura di Blatter per la sua quinta rielezione.

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