Milan-Juve, la notte della finale di Coppa Italia
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Milan-Juve, la notte della finale di Coppa Italia

Brocchi per salvare stagione e panchina, Allegri per il record delle due doppiette consecutive. Appuntamento all'Olimpico con anche Mattarella

La disperazione del Milan contro la forza della Juventus. La voglia di Brocchi di prolungare la sua esperienza sulla panchina dei rossoneri, contro la spietatezza di Allegri che sta facendo collezione di trofei. E che vuole un altro posto nella storia. L'ultima chiamata Milan per uno strapunti in Europa League e il desiderio Juve di chiudere al meglio una stagione entusiasmante.

La finale di Coppa Italia che mette una davanti all'altra le due rivali di sempre ha mille significati e una certezza: è lontanissima dai fasti del passato, quando i due club si incrociavano ad armi pari e per giocarsi grandi obiettivi. Non che questa Coppa Italia non lo sia, perchè da qualche anno è stata rivalutata e conquistarla è titolo di merito. Però non sfugge la differenza dei punti di partenza in campo sotto gli occhi del Presidente della Repubblica Mattarella che nobiliterà con la sua presenza l'atto conclusivo della stagione del calcio italiano.

Allegri, caccia all'ennesimo record

Per nulla appagato da quanto fatto sinora, Allegri sta chiedendo alla sua Juve di scrivere un altro pezzo di storia. Nessuno mai è riuscito a conquistare per due volte di fila la doppietta scudetto-Coppa Italia. I bianconeri hanno bissato il tricolore con la magnifica rincorsa da ottobre in poi e, adesso, hanno l'opportunità di far cadere anche questo tabù. 

Non sarà la Juve migliore possibile, perché la squalifica di Bonucci (che è rimasto con i suoi e non ha potuto rispondere alla chiamata di Conte per lo stage), gli infortuni di Marchisio e Khedira e la scelta di far giocare a Neto anche la finale, hanno messo Allegri nella condizione di doversi inventare qualcosa di nuovo. Le riserve bianconcere danno, comunque, grande fiducia al tecnico che potrà contare sull'asse portante che va da Barzagli-Chiellini in difesa, prosegue con Pogba e su allunga sino a Dybala in attacco.

Brocchi, ultima chiamata sotto gli occhi di Berlusconi

Brocchi ha altre urgenze. Le sue prime 6 panchine della carriera con i grandi sono stati un mezzo flop: 8 punti, soprasso subito dal Sassuolo e niente preliminare di Europa League. Ha l'occasione di ribaltare il suo destino e la stagione del Milan. Se la gioca con una squadra diversa da quella che ha sperimentato per un mese, senza trequartista e con il 4-3-3 che a dicembre era stato per qualche settimana anche il Milan di Mihajlovic con qualche discreto risultato.

Densità a centrocampo, lavoro sulle fasce e la richiesta ai giocatori di metterci più attenzione e voglia rispetto alla prova finale a San Siro contro la Roma: ecco la ricetta di Brocchi. In tribuna ci sarà Berlusconi, che sta giocando una partita su più tavoli e che spera nel riscatto. In palio c'è anche un posto in Europa League, direttamente dai gironi, che significherebbe visibilità per gli sponsor e la possibilità di un buon incasso tra un anno.

In tribuna Conte osserva...

Milan-Juventus sarà anche l'ultima di Conte in tribuna come commissario tecnico. Il futuro si chiama Ventura, ma ci sarà tempo nelle prossime ore per definirlo e annunciarlo. L'attuale selezionatore, invece, andrà all'Olimpico per vedere da vicino buona parte della sua nazionale. Tra Juventus e Milan sono diversi i giocatori con le valigie pronte per la Francia. Il ct incrocia le dita e si augura che non ci siano problemi.

Certo, ci sarà anche l'imbarazzo dell'incontro con Agnelli e Marotta che gli hanno negato Bonucci per lo stage. Conte ha incassato e fatto spallucce, ma il fuoco cova sotto la cenere e al primo inciampo utile potrebbe esplodere. Non sarà all'Olimpico, però, dove tutto è pronto perché sia una festa. Incasso da 4 milioni di euro (2 a testa) garantito dal tutto esaurito da 70mila spettatori. Qualche timore per l'ordine pubblico, ma si è lavorato duramente per evitare problemi.

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Giovanni Capuano