Anche la Corte Figc boccia Lippi: "Incompatibilità per la nazionale"
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Anche la Corte Figc boccia Lippi: "Incompatibilità per la nazionale"

L'ex ct e il figlio procuratore: Tavecchio bloccato anche dai giudici della Federcalcio. Che non vogliono riscrivere la norma sul conflitto di interessi

Sconfitta su tutta la linea: Marcello Lippi non sarà direttore tecnico della nazionale di Ventura, come da accordi con il presidente Tavecchio, e non solo perché ha fatto un passo indietro togliendosi dall'imbarazzo dell'incompatibilità normativa con la posizione del figlio Davide, procuratore di diversi calciatori.

Ora anche la Corte d'Appello della Figc ha sancito che quella norma, scritta per evitare qualsiasi problema di conflitto di interessi interno al calcio italiano, va rispettata e rende impossibile la nomina di Lippi. Non va riscritta, come invece in tanti si aspettavano che venisse suggerito, ma semplicemente applicata ed è pensata proprio per casi come quello dell'ex ct e del figlio. Ma non solo.

"Rapporto di parentela rende incompatibile esercizio dell'attività"

Tavecchio aveva convinto Lippi ad accettare l'incarico di direttore tecnico della nazionale e con lui aveva condiviso la scelta di Giampiero Ventura come prossimo ct. Poi erano sorti i problemi, visto che il figlio Davide è procuratore e l'articolo 3.2 del Regolamento per i servizi di procuratore sportivo (in vigore dal settembre 2015) vieta l'attività a chunque abbia "rapporti professionali o di qualsiasi altro genere" con tesserati che abbiano cariche o rapporti professionali all'interno della Figc.

Davide Lippi avrebbe dovuto fare un passo indietro, cosa che il padre Marcello non ha mai preso in considerazione. La nomina era stata congelata e il presidente Tavecchio aveva chiesto un parere alla Corte d'appello Figc, ma prima della sentenza era arrivata la decisione del tecnico di abbandonare il progetto, tradito dal caos in cui era stato portato.

Ora la pronuncia della Corte che cancella ogni residua speranza: "Il rapporto di parentela in linea retta di primo grado con soggetto titolare di incarico federale di natura tecnica rende evidentemente incompatibile l'esercizio di attività di procuratore sportivo". Unica deroga concessa, qualora il lavoro in Figc non sia in area tecnica. Insomma sconfitta su tutta la linea e un pasticcio che ha fatto fare al calcio italiano una brutta figura e perdere una buona occasione. Ora Tavecchio dovrà trovare un altro uomo da affiancare a Ventura.

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Giovanni Capuano