Juventus-Monaco: la porta verso il Paradiso della semifinale
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Juventus-Monaco: la porta verso il Paradiso della semifinale

Le chiavi di lettura di una sfida che vale 15 milioni di euro. Allegri: "Pazienza". E la difesa dei francesi è da record...

L'ultima italiana ad arrivare nelle semifinali della Champions League, porta d'ingresso del Paradiso, è stata l'Inter mourinhana del 2010. Ultima e anche unica, perchè da lì il nostro calcio è stato condannato ad assistere alla fase decisiva della manifestazione più importante e ricca di tutte seduto sul divano. Cinque anni fa la Juve vincente di Agnelli e Marotta era ancora un sogno più che un progetto. Oggi è la squadra che può riportare la serie A nell'Europa che conta, a patto di non gettare al vento l'occasione regalata da un sorteggio che più benevolo non si può. Il Monaco del portoghese Jardim va rispettato, ma non temuto. E'0 arrivato con merito tra le Top 8 della Champions e però rappresentava l'anello debole del gruppo. Niente illusioni o errori di spocchia, insomma, ma nemmeno paure che non hanno senso di esistere in una squadra che è al culmine del suo processo di maturazione, ha in testa il quarto scudetto consecutivo e da qualche settimana si concentra sull'appuntamento di questa sera. A Parma ne abbiamo avuto la conferma in negativo, allo Stadium i ragazzi di Allegri dovranno raccogliere i frutti.

La ricetta? Portare pazienza e giocare sui 180 minuti

La premessa è che difficilmente la semifinalista uscirà dalla sfida d'andata allo Stadium. Troppo complicato tatticamente il Monaco messo in campo da Jardim per immaginare un crollo immediato. Lo scenario che si prospetta è quello di un lungo corteggiamento della Juventus al fortuno di Subasic, sapendo che si può anche rimandare tutto al ritorno nel Principato quanto i francesi dovranno per forza mettere la testa fuori dalla propria metà campo. Allegri alla vigilia lo ha spiegato bene: "La cosa importante e non prendere gol e il Monaco è l'opposto del Borussia Dortmund". Ovvero è una squadra che non tende ad aggredire, ma che lascia giocare gli altri e, dunque, non si vedrà il copione tattico interpretato magistralmente contro i tedeschi. Nè all'andata e nemmeno al ritorno. Guai a illudersi di poter cingere d'assedio la difesa monegasca: "Potrebbe anche finire zero a zero. Se sarà una partita noiosa non fa niente perché quello che conta è superare il turno".

Il muro di Monaco come Atletico Madrid e Bayern

A supporto della tesi e del campanello d'allarme suonato da Allegri, ecco qualche cifra. In questa stagione il Monaco ha incassato 22 reti in Ligue1, miglior difesa fin qui del campionato, e nella Champions si è fermato a quota 4. Tre li ha presi dall'Arsenal negli ottavi di finale, superati con pieno merito, e uno solo in un girone molto equilibrato e difficile contro Benfica e Zenit San Pietroburgo. Per dare un metro di confronto, solo l'Atletico Madrid di Simeone e il Bayern Monaco di Guardiola hanno ottenuto la stessa performance di Jardim: stiamo parlando della squadra più organizzata in assoluto (Atletico) e di quella forse più forte di tutte (Bayern). Non sempre i numeri forniscono la chiave interpretativa del calcio, però sarà bene non dimenticare queste cifre nell'osservare il tentativo bianconero di aggirare il muro monegasco.

La solita Juve (con il ritorno di Pirlo)

Aspettandosi una gara così ostica dal punto di vista tattico è normale che Allegri abbia fatto di tutto per recuperare Pirlo in mezzo al campo. Le sue geometrie e le aperture al millimetro alle spalle delle linee difensive possono essere la chiave per scardinare il muro. Pagherà qualcosa dal punto di vista tattico, perché Andrea manca dall'andata contro il Borussia Dortmund e la condizione non si improvvisa. Però è chiaro che sarà della partitam e reciterà un ruolo fondamentale. L'impressione è che alla fine la Juventus giocherà con il modulo 'europeo' che Allegri le ha cucito addosso, sacrificando Barzagli - utile con la difesa a tre - e confermando Pereyra nel ruolo di trequartista dove sta facendo benissimo in campionato. Manca Pogba e questo toglie un po' di profondità alla rosa bianconera. Lichtsteiner sarà chiamato a contenere il passo veloce di Ferreira-Carrasco, ma dal duello potrebbe anche nascere un'interessante superiorità tattica per la Juventus che entra nel doppio confronto da favorita. E' bene ricordarlo, sempre evitando l'errore mortale di sottovalutare il Monaco.

Una partita da 15 milioni di euro

La corsa in Champions si è già rivelata un affare per Agnelli e Marotta. Sin qui i ricavi complessivi sono arrivati alla cifra stratosferica di 76,4 milioni di euro tutto compreso. Comunque vada è stato un successo, ma basta mettere in fila qualche numero per capire la posta in palio. La qualificazione eventuale alla semifinale vale 4,9 milioni di euro cui bisogna aggiungere un incremento di un paio del market pool (a scapito della Roma) e due incassi casalinghi non ancora conteggiati: quello di stasera e quello del turno successivo. Messo tutto insieme si arriva non lontani dai 15 milioni di euro. Roba da stropicciarsi gli occhi e che potrebbe anche cambiare alcune strategie di mercato della Juventus: anche senza cedere un top player le risorse per rinforzare la squadra vengono dal campo. Saltando l'ostacolo Monaco ancor di più.

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Giovanni Capuano