Il verbo di Erick Thohir
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Il verbo di Erick Thohir

Sei giorni fa il nuovo patron dell'Inter è arrivato in Italia. Tra tanti incontri, sorrisi e conferenze stampa ecco le sue dichiarazioni principali - Thohir si presenta: "Interista dagli anni '80"  - Mercato: come sarà la nuova Inter -

Sei giorni in Italia, sei giorni per iniziare la nuova era nerazzurra. Erick Thohir è ripartito per Jakarta dopo aver dato il via al nuovo ciclo nerazzurro tra incontri pubblici, cene e visite alle strutture della società. Arrivato a Malpensa una settimana fa il tycoon indonesiano ha alloggiato all'hotel Armani e visitato il centro sportivo della Pinetina già poche ore dopo il suo arrivo. Lì ha incontrato il presidente Massimo Moratti e il figlio Angelomario insieme a tutto lo staff della squadra capitanato dal tecnico Mazzarri e dalla bandiera Javier Zanetti. Il giorno seguente è trascorso tra l'assemblea dei soci, il consiglio di amministrazione e la conferenza stampa che ha ufficializzato il passaggio di consegne con la famiglia Moratti. Domenica è stato ospite da Fabio Fazio a "Che tempo che fa" mentre mercoledì è stato ospite in Regione Lombardia a riunione con il governatore Roberto Maroni con cui si è parlato del nuovo stadio nerazzurro che l'Inter vorrebbe costruire in area expo. Sempre disponibile e sorridente, gentile con i giornalisti e con i tifosi, in una settimana il nuovo patron ha toccato tutti gli argomenti che stanno a cuore al popolo nerazzurro. Dal mercato al nuovo stadio passando per il futuro economico del club, Josè Mourinho, Nicola Ventola e un coro contro il Milan. Ecco una selezione delle sue dichiarazioni principali negli ultimi sette giorni. 

"Ho tanti grazie da dire. Il primo è a voi per essere qui oggi, poi tanti altri. Ringrazio Dio per avermi permesso di realizzare questo sogno. Poi, un grazie alle famiglia Moratti, per il supporto che ha sempre dimostrato nei miei confronti".

"Il nostro impegno è di lavorare sodo per raggiungere il meglio".

"Mia moglie si è svegliata di notte con me per spedire i messaggi che ho scambiato a Moratti in questi mesi. Grazie ai tanti tifosi per tutto il loro sostegno e agli advisor per aver reso questo sogno possibile".

"L'obiettivo è rendere l'inter una squadra vincente e bella da vedere, ma pure in salute sotto il profilo finanziario".

"Il mondo del calcio sta cambiando dal punto di vista economico e non possiamo che seguire le nuove indicazioni".

"Promettiamo di lavorare duro e di farlo insieme con Massimo Moratti, mister Mzzarri e tutta la squadra. Negli ultimi mesi sono stati gettate le basi per l'Inter del futuro. Contiamo di rendere la nostra squadra più competitiva. Vogliamo che sia ancora più vincente. C'è fiducia nel lavoro che sta portando avanti Mazzarri."

"Chi non salta rossonero è"

"Quando nasce la mia passione per l'Inter? La Serie A è molto conosciuta in Asia dagli anni Ottanta. E quando io e i miei partner eravamo poco più che adolescenti, la Serie A era uno dei campionati più famosi. La nostra scelta è stata di tifare Inter".

"In Asia vivono 2,5 miliardi di persone, in Indonesia 250 milioni. Sono tutte persone che possono e devono essere coinvolte nel nostro progetto, affinché la Serie A torni a essere popolare come lo era negli anni Ottanta".

"Una delle mie qualità dal punto di vista commerciale è la pazienza. Da parte nostra, vogliamo portare la nostra pazienza, come pure la nostra conoscenza e competenza commerciale e unirla al know-how della famiglia Moratti per rendere l'Inter una società sostenibile".

"Devo raffreddare l'entusiasmo perché il lavoro non è ancora stato compiuto. Il punto di partenza è stabilizzare i ricavi"

"Mi piacerebbe prendere Messi, come chiedono i tifosi. Stiamo valutando se intervenire a gennaio, ma senza fretta. Voglio prendere tanti giovani talenti"

"La finale della Champions 2016 a Milano? Speriamo sia quella che vinceremo"

"Mi ha impressionato Zanetti: mi piacerebbe che i giovani di oggi avessero la sua disciplina"

"Mourinho è un grande allenatore, uno dei più grandi al mondo"

"Ho un figlio juventino ma credo che, tra pochi mesi, diventerà interista"

"Il mio giocatore preferito? Nicola Ventola. E' stato sfortunato per via dei problemi fisici, altrimenti sarebbe diventato una delle stella dell'Inter"

"La differenza tra me e Berlusconi? Io almeno non mi sono mai candidato in Indonesia"

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Matteo Politanò