Dzeko super cannoniere, ora la Roma può sognare l'Europa League
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Dzeko super cannoniere, ora la Roma può sognare l'Europa League

La tripletta del bosniaco contro il Villarreal conferma che Spalletti ha una squadra pronta a conquistare un trofeo

La Roma travolge il Villarreal e ipoteca la qualificazione agli ottavi di finale dell'Europa League. Il poker esterno in terra di Spagna, su uno dei campi meno facili della Liga, fa esplodere in tutto il suo potenziale la squadra di Spalletti. Ora è difficile immaginare un percorso che non la contempli tra le favorite per la vittoria finale a Stoccolma. La Roma ha tutto per arrivare in fondo e la facilità con cui ha dominato gli avversari lo testimonia.

Sugli scudi c'è ancora una volta Edin Dzeko. Un anno fa di questi tempi era quasi un separato in casa, considerato flop per la sua incapacità di adattamento al campionato italiano e ai suoi ritmi. Ora il bosniaco domina sia in Italia che in Europa: ha segnato 28 gol nelle prime 36 partite stagionali, è capocannoniere sia in serie A che in Europa League. Un crac in cui Spalletti ha avuto il merito di credere sempre, anche quando le cose non andavano.

Un'Europa League con poche big (tranne il Manchester United)

A for sognare è anche il tabellone che si va formando nell'Europa League. Insieme alla Roma c'è il Manchester United, trascinato da Ibrahimovic che pare voler sfogare così la frustrazione da mancata vittoria in Champions. Poi l'Athletic Bilbao, forse la Fiorentina e lo Schalke 04 ma un gradino sotto. Il Tottenham sta incontrando difficoltà e lo Zenit San Pietroburgo rischia di uscire dopo aver perso 2-0 contro l'Anderlecht.

Insomma la strada sembra quasi in discesa anche se l'esperienza recente dice che non è così. Basti ricordare la delusione del Napoli in una semifinale contro il Dnipro che pareva scritta, oppure la Juventus dei record di Conte incapace di superare il Benfica a un passo dalla finale in casa propria.. Le carte per sfondare, però, ci sono tutte: servirà anche un pizzico di buona sorte nel sorteggio.

La rosa corta e 10 gare in 30 giorni

Semmai il problema rischia di essere il tour del force di febbraio e marzo. Dieci partite in 30 giorni (compresa l'andata a Vila-real) che spaventano Spalletti: la rosa numericamente non è all'altezza e i ricambi dovranno dimostrare in fretta di essere pronti a dare una mano. Anche perché la Roma si gioca tutto in un mese e la posta in palio è altissima.

Si comincia il 19 febbraio con Roma-Torino e si finisce il 19 marzo con Roma-Sassuolo. In mezzo ci sono i confronti diretti con Inter (26 febbraio) e Napoli (5 marzo) in campionato, il derby d'andata di Coppa Italia con la Lazio e l'ottavo di finale d'Europa League. Spalletti aveva chiesto rinforzi sul mercato di gennaio, ma la politica del club non ha consentito alcuno sforzo. Ora è il momento di stringere i denti e indirizzare la stagione.

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Giovanni Capuano