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Claudia Giovine, da parente della Pennetta a migliore agli Internazionali d'Italia

Cugina della celebre Flavia è solo 423 del mondo. Ma a Roma ha resistito in tabellone più delle colleghe famose e ora Barazzutti punta su di lei

Se qualcuno, prima dell’inizio degli Internazionali d’Italia le avesse predetto che sarebbe stata lei l’ultima italiana a sopravvivere nei tabelloni, Claudia Giovine, 25 anni, da Brindisi, si sarebbe fatta una grande risata.

E invece la numero 423 del ranking mondiale è riuscita a fare meglio delle varie Sara Errani, Francesca Schiavone, Roberta Vinci, Karin Knapp. Dopo aver superato le prequalificazioni, si è arresa solo al terzo set del primo turno all’americana Christina Mc Hale, numero 56 del mondo. E in doppio, con l’altra italiana Angelica Moratelli è stata l’unica ad arrivare fino al secondo turno, dopo aver sconfitto al primo le specialiste cinesi Xu e Zheng, numero 24 e 18 del mondo nel ranking di doppio. Mica male.

E pensare che fino a ieri la Giovine era famosa giusto per la sua parentela con la vincitrice degli Open Usa Flavia Pennetta, sua cugina di primo grado.

L’inevitabile accostamento a sua cugina la carica di maggiori responsabilità?

Ma no, faccio la mia strada senza pensarci e mia cugina comunque mi ha sempre dato buoni consigli. Evidentemente in famiglia circolano buoni geni. Non per niente fino a sei anni fa mi ha allenato mia mamma Elvy Intiglietta, che è stata prima categoria ed è la sorella della mamma di Flavia. Giocava molto bene, prima di smettere, anche mia sorella Greta, mentre la sorella di Flavia, Giorgia ha gareggiato nel beach tennis.

Sua madre a quanti anni l’ha messa in campo?

Ne avevo sei e all’inizio era solo un gioco. Il mio sport era un altro.

Quale?

Il taekwondo. Sono arrivata a mezza cintura nera e fino ai 13 anni ho continuato a praticarlo accanto al tennis. Poi ho scelto il secondo.

Dopo sua mamma chi l’ha allenata?

Eh, ho cambiato parecchio: sono stata da Barbara Rossi a Milano, poi alla Piccari tennis academy di Anzio e anche al centro federale di Tirrenia. Ho fatto anche un passaggio a Valencia prima di approdare alla fine dell’anno scorso al tennis training villa Candida di Foligno.

Sei anni fa è stata numero 257 del mondo poi è scesa di classifica, ora sembra decisa a rimontare, anche capitan Corrado Barazzutti ha detto che conta su di lei per il futuro del tennis rosa.

Farò di tutto per non deluderlo. Negli ultimi anni ho avuto qualche problema familiare che mi aveva destabilizzato, ora sono tornata in sella. Prossimi appuntamenti i tornei da 25mila dollari di Brescia, Padova e Grado.

Al Foro Italico è stata bravissima.

Sì mi è mancata una spinta in più con la Mc Hale. E peccato per il secondo turno di doppio. La Moratelli ed io quella sera non ci capivamo, del resto non avevamo neanche mai giocato insieme prima di Roma.

Quali sono i suoi colpi migliori?

Il rovescio bimane e la risposta offensiva.

Cosa deve migliorare?

Devo perdere qualche chilo, ormai mangio solo pesce e ho eliminato anche la carne rossa.

E’ fidanzata anche lei con un tennista come sua cugina e tante altre colleghe?

No, sono felicemente single.

E il taekwondo lo pratica ancora?

No, ma so difendermi molto bene.

 

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Antonella Piperno