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Calciomercato

Milan, la verità sul rapporto Leonardo-Gazidis

Tra i due problemi di ruoli e interferenze sul mercato (giocatori ed allenatore)

Sgomberiamo il campo dalle ultime voci: al momento Leonardo non ha nessuna intenzione di dimettersi dal Milan (come riportano alcuni quotidiani). E' altrettanto vero però che i problemi con l'ad rossonero Ivan Gazidis esistono e non da oggi.

Problemi di vario tipo. Al dirigente ex Arsenal voluto da Elliott alla guida della società rossonera non sono piaciute certe azioni di Leonardo, soprattutto legate al mercato. Non è un caso che a gennaio quando Ibra era pronto a vestire la maglia rossonera fu proprio Gazidis a fermare il tutto. Non solo per questioni economiche, ma anche per una diversa visione della squadra e del mercato. Ma non si tratta dell'unica bocciatura. 

Il secondo stop è arrivato in queste settimane per la trattativa con il Gremio per Everton, talentino brasiliano, molto spinto da Leonardo ma bloccato per i costi eccessivi del cartellino e delle commissioni da dare ai procuratori.

Ecco, forse la grossa differenza tra i due che rischia di trasformarsi in incompatibilità. Leonardo arriva dalla gestione Psg dove non c'era alcun problema di spesa ed investimenti; il brasiliano poi aveva molto se non totale autonomia decisionale. Il Milan di oggi, di Gazidis invece deve fare i conti con un bilancio da profondo rosso e bisogna quindi operare sul mercato in altra maniera, con nomi magari non di grosso calibro, a prezzo vantaggioso.

E, a proposito di conti e bilanci, i rossoneri devono rientrare da un passivo di 80 milioni e si preparano ad un mercato con grossi nomi in uscita per fare cassa. Nessuno escluso. Piatek ad esempio senza Champions League andrebbe volentieri in Inghilterra. Ma in partenza ci sono due se non tre big tra: Cutrone, Calhanoglu, Suso, Rodriguez.

C'è poi la questione allenatore. Malgrado una apertura data da alcuni giornali oggi il destino di Gattuso sarebbe segnato. E qui, paradossalmente, l'atteggiamento e quindi le idee di Gazidis e Leonardo divergono ancora, ma all'opposto. Il sudafricano vorrebbe un grosso nome e, dopo aver incassato  i No di Wenger e Emery sogna Allegri. Leonardo (e Maldini) preferirebbero invece un "maestro di calcio" perfetto per una squadra giovane e da formare. I nomi? Sarri e Gasperini che però appaiono lontanissimi e complicati.


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