Una delle apparizioni pubbliche di Lady Diana
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Lady D: a 20 anni dalla morte resta l'incubo di Buckingham Palace

Rivelazioni, documenti inediti, indiscrezioni e registrazioni della voce di Diana ancora oggi mettono in imbarazzo la Corona

Il sorriso sobrio di Kate, i royal baby sempre in pandant perfetto con gli outfit dei genitori, il carisma di William, Harry che si fidanza e persino Carlo che mette la testa a posto con Camilla.

La corona inglese è riuscita, in questi anni, a consolidare un'immagine di serena solidità e, dopo il Royal wedding del 2011 i fantasmi di un passato fatto di scandali, divorzi, tradimenti e rancori parevano seppelliti.

Poi è tornato l'incubo Diana.

Un anniversario difficile

In occasione del ventesimo anniversario dalla morte della Principessa del Galles, da settimane ex bodyguard, amici, confidenti, personale di servizio, giornalisti e reporter di ogni ordine e grado stanno aprendo armadi da cui emergono scheletri imbarazzantiper i sonni sereni di Regina Elisabetta. 

Il prossimo 28 agosto - a 3 giorni da quel 31 agosto in cui ricorre l'anniversario dell'incidente sotto il tunnel dell'Alma a Parigi - National Geographic manderà in onda l'ennesimo docufilm su Diana dal titolo Lady D: Le verità nascoste ad aggiungere tasselli al mosaico sulla vita privata dalla Principessa del popolo.

Lady D: Le verità nascoste

Ne emerge un ritratto di una giovane Diana triste e sola, mai abbracciata o coccolata dai genitori che si è trasformata in una donna bulimica, depressa, gelosa dei figli ed eternamente insoddisfatta. Il fallimentare matrimonio con Carlo è stato costellato da infiniti tradimenti.

Quelli di lui con Camilla, certo, ma anche i tanti di Diana nelle stanze private di Kensington Palace. Addirittura tra i suoi amati - da quanto dichiarato dall'ex responsabile della sicurezza di palazzo Dai Davis - c'è stato Kevin Costner.

Venti gli uomini passati dalle lenzuola di Lady D durante il periodo della separazione da Carlo in un desiderio inesauribile di colmare col sesso ben altri vuoti.

Il silenzio di Buckingham Palace

Sulle mura di Buckingham Palace il chiacchiericcio ingordo che si sta consumando di questi tempi rimbalza senza commenti e l'ufficialità della ricorrenza è stata sigillata da un documentario realizzato da ITV dal titolo Diana, nostra madre: la sua vita, la sua eredità

Una sorta di "versione ufficiale" di Diana madre ironica e affettuosa la cui assenza nella vita di William e Harry non è mai stata colmata. Ma non sono bastate una manciata di foto ufficiali dall'album privato dei Principi per calmare l'appetito del mondo che morbosamente ancora ha fame di scandali e retroscena sulla vita della Cenerentola triste che ha perso la sua scarpetta a mezzanotte senza che nessuno gliela rendesse.

E così ancora si parla del suo bipolarismo, del difficile rapporto con la Regina cui Diana avrebbe chiesto aiuto per risolvere le crisi coniugali sentendosi rispondere: "Carlo è senza speranza".

Il fantasma di Lady D

E' un fantasma minaccioso che aleggia su Buckingham Palace quello di Lady D e il tempo non sembra curare la sua sete di vendetta. Ancora qualcuno mormora che l'incidente in realtà sia stato architettato dalla corona e che la Regina in persona abbia sulla coscienza Lady D.

Ora arrivano le interviste rilasciate a Andrew Morton nel 1991 colonna portante del documento che verrà trasmesso da National Gergraphic con la voce viva di Diana che svela altre sfaccettature del suo privato.

"Lady D: le verità nascoste ci offre l’opportunità di essere parte delle riflessioni intime della Principessa Diana in un momento in cui tutti credevano che stesse vivendo una favola, mentre in realtà il suo matrimonio e la sua vita stavano crollando" afferma il produttore esecutivo Tom Jennings di 1985 Films.

Forse è proprio l'epica tragica dell'assenza d'idillio quella che rende questa moderna Antigone intramontabile icona dell'assenza dell'happy end.

Per saperne di più:

Lady Diana in visita in Australia nel 1996
TORSTEN BLACKWOOD/AFP/Getty Images
Lady Diana in visita in Australia nel 1996

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Barbara Massaro