Anna Falchi
(Ufficio Stampa)
Lifestyle

Il terzo grado - Anna Falchi

Intervista all'attrice e produttrice che ha da poco aperto il suo blog dedicato all'universo delle mamme e dei bambini

NOME: Anna Falchi

CHI È: attrice e produttrice

COSA FA: è tra i protagonisti del film I milionaridi Alessandro Piva. Ha appena aperto il blog www.mammabig.com . È testimonial dell’app Mai più soli, dedicato alla prevenzione e della sicurezza delle persone, e degli integratori alimentari Star Bene.

DICE DI SÉ: “Mi considero capace di adattarmi a tutto ciò che mi viene proposto perché sono una persona che si prepara sempre e molto su ciò di cui devo occuparmi. E’ la mia missione, affinché chiunque lavori con me ne rimanga soddisfatto”.

In quali attività diresti di avere talento, e in quali diresti di non averne affatto? 

Credo di aver talento nell’arredamento d'interni. Fin da piccola ho avuto la passione per le case, compravo riviste e libri di settore. Sono un’amante della casa, intesa come luogo di protezione, nido funzionale e pratico: deve avere personalità, gusto e saper raccontare il tuo essere.
 Il mio grande rimpianto è di non aver potuto studiare all’università e diventare architetto: ma ho avuto e ho molte idee per le case che ho cambiato e ho aiutato amici e parenti per le loro.
 Non sono affatto portata per la tecnologia, soprattutto per il computer: ed è per questo che attualmente la mia sfida è quella di impegnarmi con costanza, soprattutto grazie al mio nuovo blog - Mammabig - in cui posterò foto, articoli, video e altro.

Se potessi scegliere un’attività per la quale non hai talento e venirne magicamente e generosamente dotata, quale attività sceglieresti?

Mi piacerebbe saper dipingere come i grandi maestri dell'impressionismo. Ho un gran numero di libri d’arte: amo un po’ tutti i generi dei secoli passati, molto meno l’arte contemporanea. 

Ti piace quando ti cantano “Tanti auguri”?

Sinceramente superati i trent’anni anni non c'è più nulla da festeggiare (dice ridendo). Io personalmente non mi festeggio. Odio le auto celebrazioni e di conseguenza non spengo candeline e non ricevo i "tanti auguri" per mia scelta personale.


Al cinema piangi quando dovresti piangere, al momento sbagliato o non piangi affatto?

Piango quasi sempre. A volte anche fuori tempo quando c'è qualcosa che mi fa pensare a momenti e vicende vissute. Piango di gioia quando gli attori riescono a farmi emozionare e rivivere la scena come fosse qualcosa di realmente accaduto.

Hai ancora qualcuna delle tue vecchie pagelle o dei tuoi trofei sportivi d’infanzia?

No purtroppo. Avendo cambiato tante case e città fin da piccola, a qualcosa ho dovuto rinunciare.

C’è da fidarsi di più o di meno di chi mangia cibo insapore rispetto a un buongustaio raffinato?

Essendo piuttosto goliardica a tavola, generalmente sto in compagnia di persone affini a me. Non diffido di persone molto attente, ma la vita è una sola e va goduta. Certo sarebbe meglio stare anche un po’ attenti, ma non quando si va a cena fuori: a casa si ha tutto il tempo di seguire un regime più regolare.

Puoi dire con certezza di aver amato?

Sì, da tre anni e mezzo mia figlia Alyssa. I figli sono il vero amore.

Ti chiedi più spesso che ne è stato della gente normale che hai conosciuto o degli strambi che hai conosciuto?

Che domande, degli strambi chiaramente (ride). Sono anche contenta di averne conosciuti perché sono un esempio di come non bisogna mai diventare. E più ne conosci e più diventi normale ed equilibrato.

Sai mentire?

Certo. Sono anche un’attrice. Non grande ma discreta. Ma sono schietta e difficilmente l'ho fatto: non ne ho bisogno perché mi sento libera e penso che tutti siano liberi di poter fare e pensare quel che vogliono.



Gli sport per te sono qualcosa da fare, guardare o ignorare del tutto?

Da fare per il benessere e da guardare - il calcio, ad esempio - per seguire la propria squadra del cuore.



Quando il gioco si fa duro, sei una dei duri che cominciano a giocare?

Sì, decisamente sempre.

Qual è la tua torta preferita?

Non amo le torte né i dolci ma la pastiera…

Ti definiresti una buona archivista, rispetto alla tua memoria, o una cattiva archivista?

Ho molta memoria quando devo imparare un testo, un copione. Viceversa non mi ricordo i volti e i nomi delle persone: ne vedo troppe e ho perso una memoria fotografica che invece una volta avevo.


Quest’anno farai viaggi significativi?

Non progetto mai viaggi, solo last minute. Mi piace improvvisare e per poco tempo.



Sarai più felice in futuro?

Chi lo sa? Oggi sono una mamma felice, anzi Mammabig felice, prego. Come donna in carriera aspetto ancora la grande occasione.

*domande estratte da Interrogative Mood (Guanda editore)

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Francesco Canino