Snapchat: 5 cose da sapere
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Snapchat: 5 cose da sapere

L'app che permette lo scambio di foto "a tempo" è davvero sicura o mette la nostra privacy a rischio? E soprattutto dopo aver detto no alle offerte di Facebook e Google, come si finanzia?

E' l'ultima mobile-mania: la condivisione delle immagini per un tempo limite, da 1 a 10 secondi. Poi, puff!, la foto scompare. E chi l'ha inviata può tirare un sospiro di sollievo, specie se la foto era… sconveniente. E' tutto qui il segreto del successo di Snapchat, l'app che ha detto no alle offerte miliardarie di Google e di Facebook di cui, secondo gli esperti, sta insidiando il primato tra gli adolescenti (e non solo). Ma la condivisione delle foto è davvero sicura? Ci sono rischi per la privacy? E, soprattutto, come fa i soldi Snapchat? Ecco cinque cose da sapere.

1. Com'è nata?
Come tutte le startup tecnologiche di successo, anche Snapchat ha una storia da "sogno americano": è l'ideona di due fratelli di confraternita poco più che ventenni, Evan Spiegel e Bobby Murphy. Al principio si chiamava Pictaboo, ed era parte della tesi di laurea di Spiegel a Stanford. L'idea era quella di offrire una piattaforma alternativa a Facebook per la condivisione delle immagini, in modo meno invasivo per la privacy. Nonostante lo scetticismo dei compagni di corso, i due hanno lanciato il loro progetto nel settembre 2011. Due anni dopo, più di 350 milioni di immagini vengono condivise quotidianamente su Snapchat ogni giorno contro i 400 milioni di Facebook. Che però esiste da più tempo.

2. Come si finanzia?
I creatori di Snapchat hanno rifiutato un'offerta di 3 miliardi di dollari da Facebook e, secondo il sito GigaOm, anche una di 4 miliardi da Google. Ma come fanno soldi, visto che l'app è gratuita e non ha la pubblicità? Al momento Snapchat vive di finanziamenti: ha ottenuto i primi 485 mila dollari di finanziamento dalla Lightspeed Venture Partners nel maggio 2012, dopo che uno dei suoi partner aveva scoperto che era le tre applicazioni più popolari della classe del liceo di sua figlia. Poi è arrivato un finanziamento da 13.5 milioni di dollari dalla VC, Benchmark Capital. Appena quattro mesi dopo, Snapchat ne ha ottenuti ben 60 milioni dalla Institutional Venture Partners. Questo finanziamento ha fatto salire la valutazione di Snapchat a 800 milioni di dollari. Ed è proprio la crescita delle quotazioni  far sì che Snapchat non abbia problemi economici: a ogni nuova valutazione segue infatti quasi sempre un finanziamento generoso da parte di una società di investimenti. E' la finanza, bellezza.

3. Le foto si possono salvare? Quali rischi ci sono per la privacy?
Secondo la Gibson Security nell'app per aAndroid e iPhone c'è un bug di sistema che permetterebbe agli hacker di conoscere i numeri di telefono degli iscritti a Snapchat, attraverso la funzione Trova Amici. In quanto al salvataggio delle foto, Snapchat avverte chi manda una foto se la persona che la riceve tenta di salvarla con uno screenshot. Ma il successo dell'app ha scatenato gli hacker e non passa giorno senza la scoperta di un nuovo metodo per salvare le foto senza farsene accorgere. Un esempio? SnapHack (per iOS 7), l’app che permette di salvare le immagini non ancora viste (per i messaggi aperti, invece, non si può fare nulla… per ora). Sono gli stessi di creatori di Snapchat a scrivere di fare attenzione nella Privacy Policy dell'app: "...Inoltre, come per qualsiasi altra informazione digitale - si legge - ci possono essere modi per accedere alle foto, mentre sono in visione sui dispositivi dei destinatari o, anche dopo che sono stati eliminate".

4. Si possono cercare utenti al di fuori della cerchia degli amici?
Sì, ma anche in questo caso serve un'app: SnapSearch che permette di esplorare gli utenti di SnapChat per sesso ed età. La difficoltà di trovare persone nuove con cui chattare era infatti uno dei punti deboli di Snapchat: fino ad oggi bisognava conoscere il nome di un utente per trovarlo. Ora anche gli sconosciuti sono a tiro. Ma c'è anche chi pubblica il proprio nickname su altri profili (da Instagram a Twitter), in modo da essere riconoscibile su Snapchat.

5. Che ne sarà in futuro?
Come Facebook, anche Snapchat cambia pelle di continuo per allargare la platea degli utenti. A ottobre è arrivata la funzione Snapchat Stories, che permette di condividere la propria giornata con gli amici, collegando foto e video insieme in "storie" in cui ogni scatto dura per 24 ore. "La tua storia non finisce mai ed è sempre in evoluzione. La fine della tua storia di oggi è l'inizio di quella di domani" hanno dichiarato al quartiere generale di Snapchat, lanciando la nuova funzionalità. Snapchat ha poi messo gli occhi sugli utenti ancora più giovani con SnapKidz: che permette ai bambini di creare foto e video, ma senza condividerle con gli altri (per proteggere la privacy). E non poteva mancare Snapchat Micro che funziona con la fotocamera del Samsung Galaxy Gear.

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Eugenio Spagnuolo