Facebook ti dice quanto potrà durare la tua storia d'amore
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Facebook ti dice quanto potrà durare la tua storia d'amore

Dai dati degli iscritti il social network è in grado di stimare la possibile longevità di una relazione

Lui o lei vi piace veramente molto? Sognate un lungo e roseo futuro insieme? La prova del nove sono i primi tre mesi. Poi, ci sono sensate possibilità che la vostra storia possa durare anche più di quattro anni. Succede, in media, una volta su due. A dirlo non sono psichiatri, esperti di coppia o futurologi. Sono i numeri a parlare, quelli del continente virtuale più grande al mondo: Facebook. Che è giunto a queste conclusioni valutando le informazioni pubblicate dagli utenti stessi.

Esatto, ogni volta che sul social network scriviamo che siamo passati da single a una storia seria, che facciamo il contrario, entriamo o usciamo da una relazione complicata e lo comunichiamo alla community, il team di Mark Zuckerberg acquisisce un’informazione. E altre ai soliti ben noti fini pubblicitari la utilizza, proprio in occasione di San Valentino, per darci qualche dritta in materia di cuore e dintorni.

In un lungo post pubblicato dal «Facebook Data Science», che fissa anche alcuni paletti metodologici (l’età minima presa in esame degli iscritti è 23 anni e il campione è riferito agli Stati Uniti), si apprende che le relazioni che iniziano in inverno hanno maggiore possibilità di sopravvivere rispetto agli amori che scoppiano in estate. Deduzione in verità abbastanza notoria, ma che trova qui il conforto della statistica. Altra conferma? Sì, sempre in estate, ci si lascia di più. Sarà che le alte temperature ubriacano gli ormoni.

Altro spunto interessante è che la religione è un grande collante, una calamita all’interno della coppia. Qui lo studio di Facebook è stato effettuato a livello mondiale e conclude che, soprattutto in quelle nazioni in cui i culti professati sono più di uno, le coppie in cui lui o lei credono in un dio diverso hanno meno possibilità di formarsi. Però c’è un però: se è più bassa la probabilità che si arrivi alle nozze, è vero che i giovani, soprattutto intorno ai vent’anni, sono più propensi ad avere un partner, magari provvisorio, di un’altra religione.

Insomma, i dati raccolti dal social network di Mark Zuckerberg sono un buon termometro per capire abitudini, gusti e direzioni del cuore. E presto, magari già l’anno prossimo, potranno fornire ancora più informazioni: per venire incontro alle richieste degli attivisti della comunità Lgbt, Facebook dà la possibilità – per ora solo negli Stati Uniti – di andare oltre le classiche differenze di genere, oltre la solita distinzione tra uomo e donna. Nel mezzo c’è tanto, tantissimo, ecco perché, nell'indicare il proprio sesso, si può scegliere tra oltre cinquanta generi diversi. Da transessuale uomo o donna ad androgino, fino a chi dichiara di avere una certa «fluidità» (qui la lista completa delle opzioni). Un modo in più per esprimere meglio se stessi on line. Un’occasione in più per Facebook per esaminare e raccontarci gli incastri vari del puzzle dell’amore.

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Marco Morello

Mi occupo di tecnologia, nuovi media, viaggi, società e tendenze con qualche incursione negli spettacoli, nello sport e nell'attualità per Panorama e Panorama.it. In passato ho collaborato con il Corriere della Sera, il Giornale, Affari&Finanza di Repubblica, Il Sole 24 Ore, Corriere dello Sport, Economy, Icon, Flair, First e Lettera43. Ho pubblicato due libri: Io ti fotto e Contro i notai.

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