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Tecnologia

Perché Facebook unirà Messenger, WhatsApp e Instagram

Entro l'anno le chat diventeranno una sola, un problema di privacy per gli iscritti, un enorme business per Mark Zuckerberg

Come se Facebook non fosse già abbastanza in discesa, il monolite tecnologico ha annunciato l'intenzione di integrare i suoi servizi di messaggistica in un'unica grande app di chat. Proprio così: MessengerWhatsappInstagram diventeranno una sola grande piattaforma, risultato di un processo di unificazione che durerà un po'.

Il lavoro di fusione e già in corso e dovrebbe concludersi entro la fine dell'anno, con una mossa che accentrerà sicuramente il potere di Zuck in maniera più ottimale, peraltro suscitando degli enormi dubbi sulla privacy di chi, oggi, è iscritto ad un social e non all'altro, usa le chat verdi ma non la rete di condivisione delle foto.

Cambia molto

Inutile dire che per le persone estremamente "social" nulla o poco cambierà nell'offerta del servizio; il vantaggio maggiore lo avrà la compagnia madre, Facebook, nel poter indirizzare meglio la pubblicità e i messaggi per categorie di utenti ben definite. 

Ricordate il clamore creato dalla possibilità che, dopo l'acquisizione, Facebook potesse ricevere i numeri di telefono degli iscritti a WhatsApp? Bene: se in quel caso vari corti europee avevano bloccato la procedura, in futuro la questione potrebbe essere meno semplice da affrontare o comunque da negare, nell'ottica di un'app unica e continua.

Il comunicato

"Le persone vogliono che la messaggistica sia veloce, semplice, affidabile e privata - ha spiegato l'azienda con una dichiarazione delle ultime ore - stiamo lavorando per rendere più sicuri i nostri prodotti con la crittografia end-to-end, prendendo in considerazione modi per rendere più facile raggiungere amici e familiari".

Unified Communication

Nel mondo ideale di Mark Zuckerberg, chi utilizza Instagram potrà raggiungere i suoi amici con un messaggio diretto su WhatsApp, mentre via Messenger si potrà parlare con i followers di Instagram e così via. Linee guida che sembrano strane e quasi impossibili da realizzzare ma che il gruppo statunitense ha già prontemente avviato. Forse è tempo per un logout di massa.

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Antonino Caffo

Nato un anno prima dell’urlo di Tardelli al Mondiale, dopo una vita passata tra Benevento e Roma torno a Milano nel cui hinterland avevo emesso il primo vagito. Scrivo sul web e per il web da una quindicina di anni, prima per passione poi per lavoro. Giornalista, mi sono formato su temi legati al mondo della tecnologia, social network e hacking. Mi trovate sempre online, se non rispondo starò dormendo, se rispondo e sto dormendo non sono io. "A volte credo che la mia vita sia un continuo susseguirsi di Enigmi" (Guybrush Threepwood, temibile pirata).

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