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Tecnologia

Skyroam Solis X, il modem tascabile per connettersi in tutto il mondo

Funziona in oltre 130 Paesi e dà accesso veloce al web a costi fissi a 10 dispositivi in contemporanea

Le buone idee, per essere veramente tali, devono funzionare in modo semplice. Ecco, l'hotspot portatile Skyroam Solis X funziona in maniera semplicissima, è a prova di allergici alla tecnologia: basta premere il suo unico tasto centrale che interrompe la superficie arancione, aspettare un paio di minuti ed è pronto all’uso. A dare un accesso a internet stabile e veloce in 130 Paesi - di fatto tutto il mondo o quasi - a fino a dieci dispositivi in contemporanea. Il proprio smartphone e quello dei compagni di viaggio, il tablet, lo smartwatch, il lettore di eBook, il pc portatile e via connettendo. L’intuizione vincente è proprio quella della condivisione in movimento, in tutti i luoghi in cui non c’è un Wi-Fi a portata d’antenna. E urge sapere quando passerà il prossimo autobus o se il ristorante dall’aspetto così invitante ha buone recensioni oppure è il classico trappolone per turisti. Aggiornare e inviare un documento, partecipare a una riunione da remoto.

Sul web con il turbo

Skyroam Solis X si connette a internet su reti 4G LTE in modalità criptata, unendo rapidità e sicurezza. Ha a bordo una batteria che promette un giorno intero di autonomia, dunque non va in debito d’energia se si esce la mattina presto e si torna in hotel o nel proprio Airbnb la sera tardi. Comunque, un indicatore luminoso sul pulsante bianco permette, tramite una rapida occhiata, di visualizzare quanta carica resta. E se si sta esaurendo, basta spegnerlo e riaccenderlo quando serve. Inoltre, fa anche da power bank: mette a disposizione 4700 mAh per ridare ossigeno al proprio smartphone (o tablet) moribondo e continuare a scattare selfie con monumenti e piatti esotici. In realtà, Solis X ha anche una sua fotocamera da 8 megapixel a bordo, che si comanda dalla sua app e può tornare comoda anche per usi professionali: dirette streaming e video. Se avete tentazioni da youtuber, è in grado di assecondarle.

Skyroam-frontaleLa fotocamera di Skyroam Solis XSkyroam

Quanto costa

Il prezzo di listino è di circa 200 euro. Poi si può scegliere tra tre diversi piani, in base alle proprie esigenze. C’è «GoData», che con 8 euro fornisce un giga da utilizzare entro un mese, piluccando dati un po’ alla volta. Se il giga si esaurisce, se ne può compare un altro quante volte si vuole. Con «Daypass» basta pagare sempre 8 euro, ma per spaccarsi di internet per 24 ore. Specie se si viaggia in comitiva, è il più sensato e conveniente: dallo streaming della serie televisiva alla stazione di Melbourne fino al download di quotidiani e settimanali mentre si attende l’autobus a Shanghai, non bisogna centellinare i mega. Infine, c’è «Unlimited monthly»: il più caro ma anche il più generoso. Ottanta euro per un mese di internet illimitato. Ovunque. Anche passando da un Paese all’altro. È per navigatori seriali, dipendenti del web che si spostano senza sosta.

Skyroam-tascabileSkyroam

Come funziona, all’atto pratico

La prima cosa che colpisce di Solis X sono le dimensioni e il peso. È tascabile, leggero, dall’ingombro minimo (8,8x2,3 centimetri). Per configurarlo basta scaricare la app Solis, registrare un account e scegliere il pacchetto preferito. Una volta acceso, è sufficiente attendere che le tre lucine sulla parte superiore smettano di lampeggiare per capire che è pronto all’uso. A volte l’attivazione ha richiesto meno di un minuto, altre una manciata. Mai più di cinque. La connessione si attiva e disattiva dall’applicazione, ma per risparmiare tempo è sufficiente lasciarla accesa e spegnere e accendere il Wi-Fi all’occorrenza. Sempre dalla app si legge quanti dispositivi sono connessi e, se il pacchetto è a consumo, quanti dati sono residui. Solis X è disponibile da pochissimi giorni, verrà presentato ufficialmente all’Ifa di Berlino, la principale fiera della tecnologia europea. Panorama.it ha potuto provarlo in anteprima per una settimana durante un viaggio in Giappone e Corea del Sud. E, in tutti i punti del test, tanto nel centro di città affollate come Seul o Osaka, quanto sul santuario in collina Fushimi Inari Taisha a Kyoto, non ha avuto problemi a fornire una connessione stabile e veloce.

A chi è rivolto

Una considerazione è d’obbligo: questo prodotto ha senso per un italiano che viaggia fuori dall’Unione Europea. Spesso o abbastanza spesso. Specie in paesi asiatici (dalla Cina all’India), africani (dal Marocco al Kenya), americani (dal Brasile all’Uruguay), in cui le tariffe di roaming sono ancora poco abbordabili – in alcuni casi hanno prezzi da capogiro – e le connessioni non stabilissime. Con un oggetto del genere si ha sempre la certezza di sapere quanto si sta pagando. E solo così si ammortizza anche l’investimento iniziale di 200 euro. La trasparenza dei costi, assieme al suo essere così intuitivo da utilizzare, è senz’altro il principale punto di forza. Inoltre i dati possono essere usati per chiamare (o richiamare chi ci ha cercato) tramite WhatsApp, Skype e servizi di messagistica analoghi, riducendo all’osso l’incidenza economica delle telefonate. Non ci ritroveremo più salassi da 50 euro in bolletta o il credito della ricaricabile azzerato per una conversazione di pochi minuti o per aver cercato sulle mappe la strada per rientrare in hotel.

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Marco Morello

Mi occupo di tecnologia, nuovi media, viaggi, società e tendenze con qualche incursione negli spettacoli, nello sport e nell'attualità per Panorama e Panorama.it. In passato ho collaborato con il Corriere della Sera, il Giornale, Affari&Finanza di Repubblica, Il Sole 24 Ore, Corriere dello Sport, Economy, Icon, Flair, First e Lettera43. Ho pubblicato due libri: Io ti fotto e Contro i notai.

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