Siberia: ritrovata una lancia preistorica in corno di rinoceronte
YSIA / Lazarev Mammoth Museum at Northeastern Federal University
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Siberia: ritrovata una lancia preistorica in corno di rinoceronte

Scoperta sensazionale che dimostra che l'uomo nel Paleolitico si spinse molto più a nord di quel che finora si credeva.

La lancia è stata ritrovata nell'Isola di Bolshoy Lyakhovsky nel Mar Glaciale Artico. Lunga circa 90 cm, è stata ottenuta lavorando un corno di rinoceronte lanoso, specie estinta diecimila anni fa.

La lancia

In ottimo stato di conservazione, il manufatto, analizzato nei laboratori olandesi dell'Università di Groningen, risalirebbe a 13.300 anni fa. L'eccezionalità della scoperta risiede nel fatto che il manufatto, di ovvia origine antropica, sia stato rinvenuto 3° di latitudine più a Nord rispetto al punto più settentrionale in cui si pensava si fosse spinto l'uomo nel Paleolitico. La scoperta nell' Isola di Bolshoy ha segnato un nuovo record: si tratta del punto più a Nord del globo in cui è stato rinvenuto un reperto archeologico preistorico. Questa lancia, inoltre, è finora l'unica mai rinvenuta realizzata interamente con un corno di rinoceronte in Siberia.

Il rinoceronte lanoso

Il Coelodonta antiquitatis era un mammifero comune in Europa e Asia durante l'ultima Era Glaciale. Questa specie sopravvisse almeno fino al periodo freddo del Dryas Recente (10.800-9.500 a.C.) per poi estinguersi definitivamente intorno all'8000 a.C.. Analisi sul DNA di alcuni resti ha rivelato che il suo discendente più prossimo geneticamente ancora esistente è il rinoceronte di Sumatra. Per dimensioni, però, era più simile al rinoceronte bianco. In base ai fossili rinvenuti in Siberia, è noto che il rinoceronte lanoso era un animale dalle dimensioni mastodontiche: lungo 3-4 metri, alto 2 m e con peso che poteva raggiungere le due tonnellate. Come dice il nome, questa specie estinta era coperta di un manto lanoso che ne permetteva la sopravvivenza alle rigide temperature glaciali. Secondo alcuni studiosi, l'uomo potrebbe aver contribuito all'estinzione del rinoceronte lanoso con un'attività venatoria troppo intensiva. Pitture rupestri (Chauvet-Pont-d'Arc Cave in Francia) e manufatti in osso (Pinhole Cave in Inghilterra) provano indirettamente la caccia al rinoceronte lanoso praticata dall'uomo. Recentemente nella repubblica autonoma di Sacha-Jacuzia, nella Siberia Orientale, è stato rinvenuto nel permafrost una carcassa di rinoceronte lanoso: analisi del DNA dei tessuti, preservati dalle condizioni anossiche del terreno, forniranno nuove informazioni su questa specie estinta.

Trofeo di caccia

Manufatti in corno di rinoceronte erano già stati rinvenuti in altri siti lungo il fiume Yana, in Siberia, ma mai così a nord e per di più su un'isola nel Mar Glaciale Artico. Il corno di rinoceronte è composto di cheratina quindi, seppur molto resistente, è più flessibile e più facilmente lavorabile rispetto al corno di bovino o di cervide che, invece, è fatto d'osso. Oltre a motivazioni meramente pratiche, manufatti in corno di rinoceronte dovevano rappresentare trofei di caccia dal profondo significato simbolico.


I ricercatori russi sperano che la lancia ritrovata sia solo il preludio a ulteriori scoperte nell'arcipelago delle Isole della Nuova Siberia.

WikiCommons

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Filippo Brandolini

Archeologo specializzato in Archeologia Medievale e Micromorfologia Archeologica del Suolo presso l'Università Degli Studi di Milano.

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