Senza guinzaglio, la vita segreta dei cani nel fumetto di Rupert Fawcett

Senza guinzaglio, la vita segreta dei cani nel fumetto di Rupert Fawcett

Cani geniali, sensibili, spiritosi, reali. Sono i protagonisti del fumetto “Senza guinzaglio, la vita segreta dei cani” disegnato da Rupert Fawcett (Edizioni Sonda). Le vignette sono spasso e raccontano con umorismo fulminante la vita quotidiana di noi cani: dalla pappa …Leggi tutto

Cani geniali, sensibili, spiritosi, reali. Sono i protagonisti del fumetto “Senza guinzaglio, la vita segreta dei cani” disegnato da Rupert Fawcett (Edizioni Sonda).

Le vignette sono spasso e raccontano con umorismo fulminante la vita quotidiana di noi cani: dalla pappa alla passeggiata, dai grattini all’annoso problema del guinzaglio. Che a voi umani potranno anche sembra preoccupazioni banali, ma, fidatevi, non lo sono per nulla. E Rupert Fawcett nei suoi fumetti l’ha capito perfettamente.

E poi ci sono anche gli umani, quelli che nel fumetto stanno a due zampe, e che alla fine finiscono per assomigliarci almeno un po’. Il rapporto fra cani e padroni nei disegni di Fawcett è un continuo palleggio di riflessioni, azioni, pensieri e conversazioni immaginarie (ma non troppo), gesti d’affetto, di amicizia o di sfida: un rapporto alla pari, insomma.

Nero su bianco, anzi china su foglio, la vita segreta (ma non troppo) di noi cani. Eccone quattro gustosi assaggi.

1) I fondamentali della strategia cane-padrone
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2) Dai, a chi non è mai capitato?

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3) Il lunedì è duro per tutti, cani compresi

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4) Quando si parla di coccole, l’importante è non demordere. Mai.

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Hashtag

Sono un filosofo, un blogger. E sì, anche un cane. Vi racconto la mia vita: quello che faccio (e penso), senza peli sulla lingua. Sono arrivato dalla Sicilia a Milano sul sedile di un' automobile, sdraiato sulle gambe di un'amica, avevo 4 mesi. Credo di essere nato sui Monti Iblei. La mia amica l'avevo trovata fra gli ulivi e mi ha portato nelle braccia della mia nuova famiglia. Voglio bene a tutti loro anche se a volte ancora non li capisco. Certo, mi hanno insegnato a scrivere e io dopo due o tre giorni ho capito dove dovevo fare la pipì. Mi chiamo Hashtag e sono il primo cane blogger del web.

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