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Tecnologia

Come suonano le Pioneer DJ HDJ-S7

Un paio di cuffie dalla qualità DJ ma aperte a tutti grazie al prezzo contenuto e alla loro versatilità. Scopriamo come vanno

Le HDJ-S7 seguono la fortunata serie DJ di Pioneer DJ, che ha visto nelle X10, X7 e X5 dei predecessori di assoluto livello. A differenza di questi però, le più recenti cuffie on-ear godono di forme più ridotte che, alla lunga, ne permettono una versatilità migliore. Per chi non è strettamente affine alle specifiche tecniche, basto sapere che quel suffisso “HDJ” rappresenta un mix tra due termini, HD e DJ, che contraddistinguono il prodotto e le sue principali funzionalità.

Cosa possono fare

Partiamo proprio da qui. Le nuove Pioneer DJ supportano l’audio in HD fino al range dei 40kHz, che è il minimo sindacale quando si parla di cuffie che riproducono in alta definizione. Il suffisso DJ invece si riferisce alla declinazione d’uso che si potrebbe fare del dispositivo, anche in ambito musicofilo professionale.

Troppa bontà? In realtà no: i driver aggiornati, la qualità della resa e la possibilità di far ruotare i padiglioni restituiscono un oggetto funzionale all’attività di un disc-jockey, che necessita di un paio di cuffie che seguano i suoi movimenti, senza rischiare cadute spesso fatali.

Audio separato

Restando sempre in in tema DJ, le S7 sono le prime on-ear in circolazione a integrare un driver audio HD1 da 40 mm che, come detto, arriva fino a 40kHz ma sopratutto copre le frequenze che partono dai 5Hz per consentire un monitoraggio dei canali audio con suoni separati.

C’è una chicca utile ai professionisti che si traduce nella presenza di un mini jack di tipo L, fondamentale per evitare lo scollegamento accidentale, oltre al cavo spiralato staccabile da 1,2 metri e uno dritto da 1,6 metri. Essendo progettate per durare, montano cuscinetti staccabili e intercambiabili, venduti a parte ovviamente.

Grado militare

Il pubblico di riferimento delle Pioneer DJ HDJ-S7 è quello dei DJ ma non solo. Il punto forte è nel prezzo, di listino 199 euro, che ne amplia decisamente la fetta di possibili acquirenti, troppe volte abbagliati da marchi di tendenza che però non offrono gli stessi risultati della giapponese non solo in quanto a resa sonora ma pure qualità di costruzione e durevolezza.

Non a caso, il modello appena arrivato ha superato i test di resistenza interni ma anche quelli previsti dalla normativa militare MIL-STD-810G, uno standard che coinvolge in maniera crescente l’hi-tech, tanto che alcune versioni di smartphone, tra cui il Galaxy Xcover 4, lo promuovono come indice di robustezza per gli utenti a lavoro in situazioni estreme e comunque lontane da sedie e scrivanie.

In sintesi: pro

  • Leggere e confortevoli
  • Qualità del suono superba (toni alti/medi, bassi profondi)
  • Custodia rigida inclusa
  • Fascia in gomma Superflex

In sintesi: i contro

  • Per lo più la costruzione è in plastica
  • Viti a vista nella parte interna dell’archetto
  • Prezzo non alto ma inteso per i cultori del settore

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Antonino Caffo

Nato un anno prima dell’urlo di Tardelli al Mondiale, dopo una vita passata tra Benevento e Roma torno a Milano nel cui hinterland avevo emesso il primo vagito. Scrivo sul web e per il web da una quindicina di anni, prima per passione poi per lavoro. Giornalista, mi sono formato su temi legati al mondo della tecnologia, social network e hacking. Mi trovate sempre online, se non rispondo starò dormendo, se rispondo e sto dormendo non sono io. "A volte credo che la mia vita sia un continuo susseguirsi di Enigmi" (Guybrush Threepwood, temibile pirata).

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