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Kate, nata per essere Regina

Kate, nata per essere Regina

«Caparbia, con un forte senso del dovere e una feroce capacità di arrampicarsi»… In un libro, la «royal watcher» Eva Grippa racconta l’ascesa al trono di Catherine Middleton.


Catherine Middleton è senza dubbio il miglior acquisto nel calcio mercato reale dell’intero mondo coronato. Lo conferma anche Paolo Roversi, il celebre fotografo che l’ha immortalata in occasione del compleanno in uno splendido abito bianco d’organza: «Lei è un po’ Angelica de Il Gattopardo di Luchino Visconti». L’ascesa della bellissima Claudia Cardinale, figlia del ricco cafone Don Calogero, assomiglia in parte a quello della nipote di una famiglia di minatori, anni luce lontana dalle pallide aristocratiche, ma concreta, sgobbona, secchiona e puntigliosa. Da vero Capricorno ha saputo raggiungere le cime più alte. D’altronde ci aveva visto lungo quella volpe della Regina sostenendo «Waity Katie» anche nei lunghi anni di fidanzamento (dal 2001 al 2010, medaglia d’oro alle Olimpiadi delle donne in attesa di anello).

Ma Elisabetta, come il principe di Salina, aveva saputo guardare lontano: tutto deve cambiare, perché tutto resti come è. E perché la monarchia inglese non prendesse altri terribili scossoni, Kate non poteva essere Diana.

Questo la duchessa di Cambridge lo ha capito fin da subito: «Il fantasma della principessa del Galles ha aleggiato intorno a lei ben prima delle nozze. Ma c’è una differenza enorme: Diana aveva un disperato bisogno di brillare e nei media aveva trovato il suo mondo, facendo il grave errore di lasciare nell’ombra il futuro re. Kate invece rappresenta la monarchia e sa bene che la luce deve illuminare William. La sua vittoria è stata non avere mai voluto diventare il clone di Diana» spiega Eva Grippa, giornalista e royal watcher, che ha appena pubblicato Kate. Luci e ombre della futura regina (DeAgostini).

Una ragazza che sa ciò che vuole: decisa a primeggiare, caparbia e con un forte senso del dovere. Ed è così fin dagli anni del college. Tanto che lei e la sorella Pippa vennero soprannominate le Wisteria Sisters, le sorelle glicine: molto decorative, troppo profumate e con una feroce capacità di arrampicarsi. «Ha studiato un ruolo, un passo dopo l’altro. E ci tiene a mantenere questa aurea di perfezione, una sorta di maschera che la tiene al sicuro come una corazza. Anche se le madri, che hanno i figli nella stessa scuola dei suoi, mi hanno confermato come sia una donna timida e di buon cuore» continua la giornalista.

Alle spalle ha da sempre Carole, la mamma intrallazzona, per molti un’arricchita snob. Nei fatti un’abile imprenditrice milionaria e un’encomiabile grimpeuse. Un tempo hostess della British Airways, poteva rischiare al massimo di porgere una spremuta a qualche reale in volo, oggi è molto vicina a diventare la futura suocera del re d’Inghilterra.

A lei va il merito di aver sostenuto la figlia e averla consigliata su come riprendersi il principe azzurro dopo essere stata lasciata a un passo dall’altare. «Il rapporto con William è forte, un matrimonio d’amore. Anche perché la Corona, dopo Diana, ha capito che imporre matrimoni combinati può avere effetti devastanti» continua Grippa. «E se c’è stata qualche scappatella del reale marito, lei ha saputo soprassedere con intelligenza».

D’altronde la regina Vittoria, a proposito del principe consorte Alberto di Sassonia, soleva dire: «Quando sento i suoi passi avvicinarsi alla mia stanza, mi stendo sul letto, chiudo gli occhi, apro le gambe e penso all’Inghilterra». Noi ci auguriamo che a Kate questo destino non tocchi mai (o almeno pensi a qualcosa di più divertente che l’Inghilterra).

Dietro al sorriso smagliante, i boccoli e i cappottini indossati alla perfezione non c’è l’adolescenza inquieta e solitaria di Lady D, ma nemmeno solo rose e fiori. Catherine è andata avanti grazie a un’educazione ferrea, un progetto ben concepito e una personalità equilibrata, forse a tratti ordinaria. «Solo lo zio Gary Goldsmith, finito in una storia di droga e festini nella villa a Ibiza, riuscì a metterla in imbarazzo, ma fu cancellato dalla lista dei parenti da frequentare. Anche la famiglia Middleton ha fatto un passo indietro, sparendo dai tabloid. Mossa intelligente».

Poche le ombre che offuscano l’immagine di futura regina consorte: un topless esibito nel 2012 nel sud della Francia, la presunta lite con Meghan e un accento da commoner, perlomeno all’inizio, un po’ troppo forzato. Ma oggi, dopo la Regina, è lei la più amata del Regno. «A 40 anni è al top e appare sicura di sé. Lo si capisce anche da un dettaglio: non porta la pochette. Un tempo si avvinghiava alla borsetta come a un canotto di salvataggio. Oggi è a suo agio nel ruolo. Forse la strada è ancora lunga, ma ormai è spianata». n

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