Elena Maraga, la maestra che aveva una seconda vita su OnlyFans, è stata licenziata. Era la docente di una scuola materna del trevigiano finita al centro delle polemiche a causa del suo profilo sulla piattaforma per adulti. La docente era stata sospesa dall’insegnamento, smettendo di percepire lo stipendio. Ne ha parlato in persona durante un’intervista alla trasmissione radiofonica “La Zanzara” dove ha detto: «Mi hanno mandato una raccomandata con scritto ‘licenziamento per giusta causa’ per comportamento inappropriato.«Considero il licenziamento ingiusto al 100% e lo impugnerò».
Maraga ha poi aggiunto: «Mi piaccio, e ho trasformato la passione per il mio corpo in una fonte di guadagno. Non capisco quale sia il problema. Faccio contenuti hard, ma mai sesso in coppia o con altre persone».
Sembra quindi trovare un finale la vicenda scoppiata a metà marzo, quando le famiglie dei bambini che frequentavano la scuola materna dove lavorava Maraga si erano lamentate dell’incongruenza di avere un’educatrice di minori che vendesse foto del proprio corpo per un guadagno economico.
La maestra onlyfanser ha anche rivelato come le sue foto abbiano iniziato a circolare fra i genitori dei bimbi: «Adesso finalmente ho avuto la conferma e le prove che tutto è nato da un padre di un mio alunno che si è iscritto al mio canale OnlyFans, ha comprato determinate foto e le ha condivisi nel gruppo di calcetto del paese».
Stando alla ricostruzione di Maraga, poi, la compagna del padre «lo ha scoperto, e, indignata, ha scritto un post su un gruppo Facebook delle mamme e dopo è andata a scuola a fare casino contro di me».
Una storia di gelosia, secondo la ricostruzione della maestra, che d’altra parte difende la sua scelta di aprire un canale su OnlyFans, sostenendo di essersi sempre sentita a proprio agio con il suo corpo e lamentando il fatto che «non si può campare solo con 1200 euro, è quello il problema».
A seguito del clamore mediatico, il Ministero dell’Istruzione e del Merito aveva annunciato la creazione di una commissione di giuristi con l’obiettivo di aggiornare il codice di comportamento dei dipendenti pubblici. Il nuovo regolamento dovrebbe includere una sezione specifica dedicata ai docenti e alle loro attività sui social network.
Sempre alla Zanzara, la maestra ha anche voluto rimarcare che «ci sono 30 genitori che hanno firmato una lettera per tenermi a scuola». La vicenda della maestra onlyfanser, insomma, sembra destinata a continuare.