Protagonista de Il Turco — la serie che ieri sera ha debuttato su Canale 5 — Greta Ferro si conferma una presenza sempre più riconoscibile nel panorama della recitazione italiana. Accanto a Can Yaman, nella produzione in costume diretta da Gianluca Maria Tavarelli e ambientata nell’Italia del XVIII secolo, l’attrice interpreta un ruolo che segna un punto di svolta nella sua carriera,
Greta Ferro arriva a questo traguardo dopo un percorso atipico, iniziato nel mondo della moda, dove si è affermata con discrezione e costanza. Nata a Vasto nel 1993, si trasferisce a Milano per studiare all’università e si avvicina progressivamente alle passerelle, distinguendosi per la sua eleganza sobria e il portamento naturale. È proprio questa attitudine ad attirare l’attenzione di Giorgio Armani. Il rapporto con la maison si rivela presto significativo: Greta diventa prima volto della campagna «Frames of Life» e poi protagonista della web serie Una giacca, diretta da Michele Placido e prodotta dallo stesso Armani. Un sodalizio estetico e professionale che ha contribuito a rafforzarne l’immagine pubblica e a introdurla, con gradualità, nel mondo della narrazione visiva.
Parallelamente all’attività di modella, Greta intraprende un percorso di formazione attoriale che la porta al Centro Sperimentale di Cinematografia. Qui affina la tecnica e comincia ad acquisire consapevolezza scenica, aprendosi a ruoli più complessi. Il debutto come attrice avviene nel 2019 con la serie Made in Italy, ambientata nel mondo della moda degli anni Settanta, dove interpreta la giovane e determinata Irene, una giornalista che si a raccontare la nascita del pret-a-porter in Italia.
Negli anni successivi, Ferro continua ad alternare set e passerelle, portando avanti una carriera che si muove in equilibrio tra immagine e interpretazione. Il suo approccio resta misurato, lontano dalle sovraesposizioni, con una coerenza stilistica che si riflette anche nelle scelte professionali.
Con Il Turco, la sua presenza in prima serata su Canale 5 la introduce a un pubblico più ampio, consolidando la sua posizione come attrice emergente in grado di affrontare ruoli storici, con sfumature drammatiche e romantiche.
