Il Festival del Cinema di Venezia celebra oggi una delle icone più affascinanti della storia di Hollywood: Kim Novak riceve il Leone d’oro alla carriera, un riconoscimento che sottolinea non solo i suoi successi artistici, ma anche la sua indipendenza e il suo spirito anticonformista.
Come spiega il direttore della Mostra del cinema, Alberto Barbera: «Assurta al ruolo di Diva senza averne l’intenzione, Kim Novak è stata una delle protagoniste più amate di un’intera stagione del cinema hollywoodiano, dall’esordio casuale alla metà degli anni Cinquanta, sino al prematuro e volontario esilio dalla prigione dorata di Los Angeles. Indipendente e anticonformista, creò una propria casa di produzione e scioperò per rinegoziare uno stipendio molto inferiore a quello dei suoi partner maschili».
Parole che evidenziano il percorso unico di Novak, capace di incarnare la diva classica senza rinunciare alla propria autonomia e alla libertà di scelta, qualità che l’attrice stessa ha confermato con le sue parole: «Sono molto, molto colpita di ricevere il prestigioso premio del Leone d’Oro da un festival cinematografico tanto rispettato. Essere riconosciuta per l’insieme del mio lavoro in questo momento della mia vita è un sogno che si avvera. Conserverò nella memoria ogni momento trascorso a Venezia. Riempirà il mio cuore di gioia». L’emozione di Novak testimonia quanto questo tributo rappresenti non solo un riconoscimento artistico, ma anche un momento personale di celebrazione della propria storia.
L’assegnazione del Leone alla carriera si accompagna all’anteprima mondiale di Kim Novak’s Vertigo, documentario diretto da Alexandre Philippe che, in stretta collaborazione con l’attrice, ricostruisce la sua carriera. Il film approfondisce il ruolo iconico diretto da Alfred Hitchcock e, al contempo, esplora il modo in cui Novak ha reinventato la propria identità lontana dai riflettori, riformulando la propria vita al di fuori della celebrità hollywoodiana.





