Perché il Piccolo Principe di Saint-Exupéry invade le librerie italiane
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Perché il Piccolo Principe di Saint-Exupéry invade le librerie italiane

Sono scaduti i diritti: ora tutti gli editori possono pubblicare uno dei libri più letti di tutti i tempi

Dal 2015 in Italia ogni opera di Antoine Saint-Exupéry,compreso Il Piccolo Principe, diventa di pubblico dominio. Con la mezzanotte del 31 dicembre 2014 sono trascorsi i settanta anni dalla morte dell'autore, richiesti dalle normative sui diritti. Questo significa che ogni editore italiano può ora pubblicare la sua versione di uno dei libri più venduti di tutti i tempi, di certo il più venduto fra quelli in lingua francese. Perciò, in questi giorni, nelle librerie, stanno arrivando numerose nuove traduzioni: Fanucci, Feltrinelli, Giunti, Garzanti, Mondadori, Newton Compton, Sellerio e parecchie altre soltanto nel mese di gennaio.

Fino al 2014 i diritti sul Piccolo Principe, in Italia, erano riservati al solo editore che deteneva i diritti: la Bompiani di Milano. Il libro era andato in stampa, nella prima edizione originale nel 1943, e nello stesso anno vedeva la prima traduzione firmata da Nini Bregoli, moglie del fondatore della casa editrice, Valentino Bompiani.

Fra le nuove traduzioni più interessanti c'è quella dei Meridiani, in formato paperback, ricca di fotografie, disegni rari e pagine dal manoscritto originale.


I libri di Saint-Exupéry, aviatore e scrittore

Scrivere e volare: è stata questa la breve vita di Saint-Exupéry. Lo scrittore ottiene il brevetto da pilota a ventuno anni, poi lavora in una compagnia aeropostale, e il mestiere diviene fonte di ispirazione per l'altra passione, quella per la narrazione. Saint-Exupéry debutta in letteratura con un racconto, L’Aviatore (1926), cui seguono i primi romanzi: Corriere del sud (1929)e Volo di notte (1931). Le avventure aeronautiche, venate di introspezione, piacciono e incoraggiano il compimento di altre opere di discreto successo come Terra degli uomini (1939, premiato dall'Académie française) e Pilota di guerra (1941), memoria delle missioni all'inizio del secondo conflitto mondiale. Proprio nel corso della realizzazione di Pilota di guerra sboccia l’idea del Piccolo Principe.


L'ultimo libro: il Piccolo Principe

Nel 1940 Saint-Exupéry è a New York, in esilio dalla Francia occupata, ricoverato in un ospedale per curare le ferite. Riceve in dono una scatola di acquerelli dal suo amico Renè Clair, il regista, e legge le fiabe di Andersen. Comincia a pensare di provare a scrivere qualcosa anche per il pubblico dell'infanzia, e di occuparsi dell'illustrazione. Nel 1942, a una cena con il suo editore Eugene Reynal e la di lui moglie, Saint-Exupéry mostra i primi disegni del personaggio del Piccolo Principe, ricevendo l’incoraggiamento di Reynal a proseguire il lavoro per trarne un libro. Alla fine di quello stesso anno, il manoscritto illustrato è pronto per esser tradotto in inglese e pubblicato negli Stati Uniti.
Il libro esce nel 1943, e nel frattempo lo scrittore ha deciso tornare a volare con l'aviazione francese sul Mediterraneo in guerra. Lo farà fino al 31 luglio 1944, quando il suo aereo, durante una ricognizione, precipita in mare, probabilmente abbattuto dalla Luftwaffe.

Oggi Il Piccolo Principe è l’opera francese più letta al mondo: 257 traduzioni fra lingue e dialetti. A causa di questa straordinaria diffusione, il numero di copie vendute dal libro pare sia incalcolabile. Alcuni parlano di una media di 2 milioni di copie ogni anno in tutto il mondo.

Il Piccolo Principe: il film (nel 2016)

Poichè sono scaduti i diritti, arriva anche il film, naturalmente d'animazione. La regia è di Mark Osborne, che con John Stevenson aveva già diretto Kung Fu Panda per le Dreamworks nel 2008. Il film del Piccolo Principe uscirà in Francia nell'ottobre 2015 e in Italia nel gennaio 2016.

Il quarto capitolo con la scena dell’astronomo turco.

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Lorenzo Barbarossa